La situazione in tutta Italia. Focus Campania e Salernitano
Da domani rientrano a scuola gli 8,3 milioni di studenti italiani, compresi i 2,5 milioni delle superiori anche se con percentuali che vanno dal 50 al 75% in presenza, come prevede l’ultimo Dpcm per effetto dell’ordinanza del ministro della Salute che ha portato in zona gialla 14 regioni. Ma non mancano le proteste o le iniziative regionali singolari: nel Veneto sono stati tolti dalle aule e rimessi in magazzino i banchi a rotelle acquistati nei mesi scorsi dal Governo per facilitare il distanziamento tra gli studenti in classe. La ragione principale dell’accantonamento dei banchi anti-Covid sarebbe che favoriscono l’insorgere di mal di schiena nei ragazzi, come ha riferito l’assessore regionale all’istruzione, Elena Donazzan.
CHI NON ANDRA’
Slitta di una settimana il rientro in classe per gli studenti delle scuole superiori della Sicilia (arancione insieme a Puglia, Sardegna, Umbria e provincia di Bolzano): qui le lezioni riprenderanno lunedì 8 febbraio. In Calabria un’ordinanza firmata dal presidente della Regione Nino Spirli’ prevede la presenza in aula al 50% e didattica digitale integrata per tutti gli studenti delle scuole superiori le cui famiglie ne facciano esplicita richiesta.
Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, criticato in queste settimane per aver consentito la didattica digitale integrata a tutte le famiglie che ne facessero richiesta, ha detto due giorni fa che «a scuola vige l’obbligo di presenza, ma l’obbligo di frequenza durante una pandemia è inconcepibile. Chi pretende di dire ad una famiglia “devi portare per forza fisicamente tuo figlio a scuola”, viola il diritto alla salute previsto dalla Costituzione». Ed ha aggiunto che «la didattica in presenza è pericolosa non solo per la scuola in sé per sé, che potrebbe essere sicura, ma in teoria c’è un milione di persone che va avanti e indietro due volte al giorno ed è una cosa folle». Di qui la decisione: da domani in Puglia riaprono le scuole superiori ma le famiglie degli studenti hanno la possibilità di scegliere tra didattica in presenza al 50% e didattica a distanza, come in Calabria.
In Umbria saranno i sindaci, in particolare quelli della provincia di Perugia maggiormente interessata dal contagio da Covid, a decidere Comune per Comune, in base al quadro fornito loro dalla Sanità regionale con un documento inviato in queste ore, la possibilità di chiudere le scuole. Non si va quindi verso un’unica ordinanza regionale proprio per le differenze epidemiologiche del territorio.
CAMPANIA
Domani si rientra a scuola anche alle Superiori in Campania. Il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, ha invece deciso di firmare l’ordinanza che posticipa al prossimo 8 febbraio la riapertura in presenza delle scuole superiori della città. Diverse le proteste dei genitori contro la riapertura delle scuole per l’aumento notevole dei contagi nelle ultime settimane. A Nocera Inferiore prevista una manifestazione dei licei per chiedere un rientro in classe in sicurezza e ricordando che la Dad è una risorsa importante. Gli alunni non rientreranno in classe. Domani mattina, alle ore 9.30, nelle adiacenze del Liceo De Sanctis di Salerno, si terrà la conferenza stampa di presentazione del Protocollo Covid 19 a scuola – Guida pratica. Il coordinamento scuole aperte ha registrato l’esigenza di mettere ordine tra le disposizioni nazionali vigenti e le comunicazioni e raccomandazioni regionali che hanno alimentato caos e panico tra genitori e addetti ai lavori.
Antonio Ilardi, portavoce del gruppo Si Dad, precisa: « Riceviamo plurime notizie che istanze di DAD “facoltativa” vengano respinte sulla base di un parere dell’Ufficio Scolastico Regionale del 31.01.2021. Vi segnaliamo che tale parere non vieta assolutamente l’esercizio di questa facoltà ma richiama, come del resto fa la stessa Raccomandazione della Regione Campania del 28.01.2021, al rispetto della percentuale minima in presenza del 50% della popolazione studentesca (e non delle singole classi) al netto dei casi di fragilità, fissata dal DPCM 14.01.2021. Pertanto, ogni diniego motivato con questo parere rappresenta una libera scelta del Dirigente Scolastico che se ne assume ogni responsabilità». A Siano le scuole dell’infanzia, via Botta e via Zambrano, primaria e secondaria primo grado domani e martedì saranno sospese le attività didattiche in presenza per consentire la sanificazione degli istituti.