Le caditoie dell’intelligenza: post del sindaco
Nocera Inferiore e l’Agro hanno dovuto pagare, riguardo alla giornata di ieri, un pesante dazio. Il maltempo ha messo in ginocchio il comprensorio, ancora una volta. Il primo cittadino, Manlio Torquato, dopo un faticoso controllo del territorio comunale, ha rilasciato una pubblica riflessione su quanto accaduto. “Le caditoie dell’intelligenza”, il titolo del post. “Siamo di rientro dal Coc, dopo una giornata allagata e una notte insonne. Nocera, è stata ieri la città più flagellata dall’acqua: 76 millimetri per metro quadro in poco più di un’ora. Senza contare che da Montoro arrivava di tutto, tracimando su case e terreni. Nonostante questo c’è chi ha avuto tempo e cervello, standosene sul telefonino, di lanciare improperi e jastemme contro politici ed amministratori guardando qualche video. È il frutto del qualunquismo osceno di questi anni. Che fa danni più che la pioggia. Forse, se in qualche buco l’intelligenza umana deve essere finita, sarà proprio nelle caditoie, andando dritta nel fango di Vasca Cicalesi. Perché le caditoie non c’entravano nulla (se non per la quantità di detriti trascinati dalla pioggia lungo le strade su cui si getta di tutto, come nel cesso: carta e plastica buste e sigarette pannolini e gomme di biciclette. E pezzi di mattonelle!) Perché erano libere pulite disostruite, come abbiamo fatto fare, senza mettere le foto, in queste settimane.
Resta invece il fatto che il sistema fognario cittadino e i fiumi continuano a non avere gli interventi di rifacimento più volte richiesti per adeguarsi al nuovo clima. La situazione, come Comuni, non possiamo più sostenerla perché rischiamo grosso e per di più le amministrazioni diventano impotenti destinatarie di critiche a volte sacrosante, ma sempre più spesso assurde di chi, sui social, passa dalla tuttologia alla maledizione del prossimo. È il Comune invece ad essersi fatto carico della attività in campo, quelle poche ma tutte quelle che poteva: dalla elevazione del ponte di via Cuomo alla manutenzione delle caditoie e delle griglie ai piedi di una montagna di cui nessun Ente Parco se ne frega (e meno ancora i privati che manco tagliano rami e terra che finiscono fin davanti al Municipio). Perché l’ Ente Idrico, la Gori, l’ Autorità di bacino col supporto del Genio Civile e del Consorzio provvedano subito. Il nostro territorio è troppo fragile e non può continuare ad andare avanti così, tra caditoie bugie e videotape”.