È stato approvato in Commissione, poche ore fa, intorno alle 2 e mezza di questa notte, il mio emendamento al dl Semplificazione che consente l’accesso ai contributi per i cittadini di Ischia che abbiano avuto la propria casa danneggiata dal terremoto dell’agosto del 2017
L’impossibilità di accedere al sostegno dello Stato per ricostruire la propria casa – come è normale attendersi a seguito di un evento naturale traumatico e scioccante come un terremoto – era una ferita dolorosamente aperta nei cittadini terremotati di Ischia. Purtroppo, la diffusa presenza di volumetria abusiva nell’edilizia residenziale ischitana, aveva sollevato in passato problematiche di tipo sia politico che normativo impedendo, a mio avviso, la scrittura di una disciplina equa per i comuni terremotati di Ischia. In tutti i territori terremotati di Italia, infatti, in presenza di difformità edilizie non sanate che ostavano al passaggio al ripristino degli immobili danneggiati (Aquila nel dl Sisma 2018, Catania e Campobasso nello Sblocca cantieri 2019), era stata trovata una formulazione che consentisse di superare la problematica per poter attivare la ricostruzione. Fino a ieri con la sola dolorosa eccezione di Ischia. Stanotte, dopo 7 mesi di certosino lavoro, siamo riusciti a sanare quella disparità di trattamento. E con essa a sbloccare la fase di ricostruzione dell’edilizia residenziale, a tutt’oggi completamente bloccata. Difficilmente mi lascio andare a moti di compiacimento, ma il risultato di oggi, non fortuito, ma raggiunto con un percorso lunghissimo, attento, sinceramente travagliato, merita qualche attimo di intima soddisfazione. E di espressa gratitudine per tutti coloro che, supportando il percorso dell’emendamento, hanno contribuito alla sua storia e al suo felice approdo. Questo genere di questioni non si “quadrano” mai da soli, ma esclusivamente con un elaborato coinvolgimento di tutte le parti e l’attenta sintesi di tutte le prospettive. Ringrazio perciò: la nostra presidente della Commissione Ambiente, Vilma Moronese Cittadina Senatrice M5S, che ha fatto sua la necessità di rispondere alle legittime aspettative dei cittadini ischitani, e per questo si è seduta con me ripetutamente nei mesi scorsi, per trovare il giusto punto di incontro tra quelle aspettative e la tutela del territorio.
Ringrazio il senatore Agostino Santillo, vicepresidente di Area Finanze, che ha seguito e difeso strenuamente l’emendamento lungo tutto il suo, travagliato, iter legislativo. E per il quale credo di essere riuscita a rappresentare (pur tra 2800 emendamenti) una ragione di tale particolare e speciale stress che dovrò cambiare numero per farmi ancora rispondere al telefono. Un sentito grazie al presidente della Commissione Lavoro Pubblici, Mauro Coltorti, che ha garantito la giusta attenzione all’emendamento in ogni momento del suo difficile percorso. L’emendamento infatti ha anche subito a inizio agosto una esclusione per inammissibilità e solo successivamente è stato riammesso all’esame su mio ricorso. Per questo e molto altro, anche il presidente Coltorti andrà chiamato in futuro da un nuovo numero. Ringrazio il Commissario alla Ricostruzione, Carlo Schilardi, che ha costantemente fornito la sua preziosa consulenza nella verifica di efficacia della norma che si andava scrivendo. Contributo sinceramente prestato con una disponibilità che ha fatto pensare -e ho piacere di testimoniarlo- più alla accorata partecipazione dell’uomo ai destini delle persone, che al pragmatismo del funzionario di Stato. Un profondo grazie di cuore, su tutti, va poi al ministro Luigi Di Maio, che sull’intero processo ha disteso da subito la sua attenzione e il suo costante e affettuoso supporto. Ringrazio infine i consiglieri regionali Valeria Ciarambino e Tommaso Malerba, da sempre attenti alla realtà di Ischia, con i quali sono stata in costante contatto per l’emendamento in questi mesi. Prima di chiudere desidero dire anche grazie, con affetto e sincero apprezzamento, a quegli uomini e donne meravigliose che in questa occasione – ma anche ogni altro giorno – nascosti nell’ombra (solo mediatica) degli uffici legislativi hanno lavorato, tirato tardi, sofferto e gioito insieme a noi. Grazie a Tutti Tutti Tutti voi.