La direzione investigativa antimafia di Salerno ha eseguito il provvedimento per un valore di 2 milioni di euro a carico dell’imprenditore considerato vicino al clan Zullo
La Dia di Salerno, guidata dal tenente colonnello Vincenzo Ferrara, con provvedimento emesso dalla Sezione Riesame e delle Misure di Prevenzione di quel Tribunale, su proposta del Direttore della Dia, ha confiscato due aziende di panificazione e numerosi rapporti finanziari, per un valore complessivo stimato in oltre 2 milioni di euro, a Antonio Di Martino, 29enne di Cava de’ Tirreni. Nel 2018 era stato colpito da provvedimento di custodia cautelare in carcere, eseguito nell’ambito dell’operazione Hyppocampus” su disposizione del Gip del Tribunale di Salerno, unitamente ad altri 13 indagati, ritenuti responsabili di estorsione, usura e trasferimento di valori commessi con l’aggravante del metodo mafioso.
Nello specifico, a Di Martino fu contestata l’appartenenza all’organizzazione criminale operante a Cava de’ Tirreni, capeggiato da Dante Zullo. Con questo provvedimento è stata applicata a Di Martino anche la misura la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di 4 anni.