La polizia postale di Cagliari indaga tre persone, dopo denuncia farmacista cagliaritano. Sequestrate 40mila mascherine
Il farmacista controllandole si era accorto di alcune irregolarità: in particolare il marchio Ce non era conferme. Ha subito segnalato la cosa alla Polizia postale del capoluogo sardo che ha avviato gli accertamenti. Le verifiche hanno così permesso di scoprire che le mascherine erano state fabbricate in Cina ed importate in Italia da una società’ di Brescia. I Dpi avevano sia il certificato che la dichiarazione attestante la conformità alla normativa italiana falsi: solo apparentemente erano stati emessi da una società della provincia di Mantova che contatta dagli investigatori ha confermato di non aver mai certificato mascherine. Sono quindi scattate le perquisizioni a Cava de’ Tirreni e Brescia con il sequestro di alcune migliaia delle 40mila mascherine arrivate in Italia. Gli agenti della polizia postale del Compartimento della Sardegna in collaborazione con i colleghi di Salerno e Brescia hanno eseguito numerose perquisizioni recuperando solo una parte della mascherine della partita. In particolare 1.800 sono state sequestrate grazie alla collaborazione del farmacista di Cagliari, altre 700 sono state recuperate a Brescia nel deposito e 1.600 sono state sequestrate da un grossista a Sassari.
Sequestrata anche tutta la documentazione cartacea e contabile che ha consentito di ricostruire l’iter commerciale ed individuare due aziende cinesi che sembrerebbe abbiano fornito all’azienda bresciana la falsa certificazione. Proprio l’azienda di Brescia sta procedendo a rintracciare sul territorio nazionale eventuali altri Dpi non ancora messi in vendita, avendone chiesto il ritiro dal commercio e la restituzione. Le mascherine, da quanto si apprende, venivano acquistate dai farmacisti a 4,50 centesimi l’una piu’ Iva. Le indagini sono ancora in corso, anche con la collaborazione dell’Olaf, (Ufficio Europeo per la Lotta Antifrode presso la Commissione europea) per individuare i responsabili della falsificazione documentale, ma anche per accertare come la partita di mascherine sia arrivata in Italia.