Rifiuti, dal secco all’umido: la situazione precipita. Cuofano: è ora la vera emergenza. Scatta il divieto di conferimento dell’umido fino a domenica.
«Se fino a ieri abbiamo tenuto sotto controllo la raccolta dei rifiuti ed in particolare della frazione secca, da oggi cambia lo scenario perché, con la chiusura della piattaforma Gesco, ora siamo costretti a fare i conti con un’emergenza nell’emergenza, ovvero il blocco dell’umido. Rispetto a questa situazione, che ha in sé conseguenze anche di natura igienico-sanitaria, siamo seriamente preoccupati». La complessa situazione dell’emergenza rifiuti richiamata nei giorni scorsi dal governatore campano Vincenzo De Luca per lo stop del termovalorizzatore di Acerra fa registrare un’involuzione imprevista che spariglia le carte in tavola creando una nuova grana per tutti i sindaci – malgrado la competenza diretta, in termini di programmazione, della Regione – costretti, ora, a fare i conti con la paralisi della raccolta della frazione organica.
È di stamane l’Ordinanza firmata da Cuofano con la quale, per l’impossibilità di raccolta e per motivi igienico-sanitari, viene disposto il divieto di conferimento dell’umido da questa sera (venerdì 28 giugno) a domenica 30. «Abbiamo gestito la raccolta del secco e c’eravamo attrezzati in anticipo per poterla tenere sotto controllo fino a settembre – spiega Giovanni Maria Cuofano – ma ora, a questa crisi che avremmo gestito con relativa tranquillità, si sovrappone il blocco dell’umido per via della chiusura della piattaforma Gesco che ci impedisce, al momento, la raccolta della frazione. È una situazione molto delicata sulla quale stiamo lavorando per trovare ad horas e nel pieno rispetto delle norme soluzioni efficaci che ci consentano di correre ai ripari e limitare al minimo i disagi per i cittadini ai quali si chiede uno sforzo aggiuntivo e la massima collaborazione. È questa la vera emergenza ed è un’emergenza che investe tutta la Campania senza distinzione alcuna e che mette a dura prova tutti i nostri territori». «Siamo in contatto diretto con l’Ente d’Ambito territoriale per andare incontro a questa drammatica situazione», conclude Cuofano.
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Comunicato stampa