Sono cinque in tutto i medici finiti sotto inchiesta a seguito della morte, per meningite di tipo B, del bambino di 2 anni e mezzo di Sarno. Tre medici del Villa Malta di Sarno e due dell’Umberto I di Nocera Inferiore.
L’accusa per un medico del pronto soccorso, un rianimatore ed un pediatra in servizio al nosocomio sarnese e per due medici dell’ospedale nocerino è di omicidio colposo. Il piccolo, deceduto per sepsi meningococcica di ceppo B, vaccino non obbligatorio ma pure consigliato tanto è vero che in Regione Campania viene praticato gratuitamente a differenza degli anni precedenti nei quali invece era a carico dei pazienti, era giunto con febbre alta al Villa Malta intorno alle 20.30 di lunedì 29 ottobre.
I medici del pronto soccorso hanno immediatamente richiesto la consulenza pediatrica ma quest’ultimo era impegnato in sala parto. Di qui la scelta dei genitori di non attendere l’arrivo del pediatra e di rivolgersi al nosocomio nocerino. Arrivano all’Umberto I alle 21.30 circa, qui verso le 22.00 il piccolo viene visitato da un pediatra che ne dispone il ricovero in reparto. I genitori, stando a quanto riferito dai medici, rifiutano il ricovero e fanno rientro a casa. Nella mattinata del giorno seguente le condizioni del bambino peggiorano tanto da spingere i genitori a riportarlo al Villa Malta.
Sono le 6.40 di martedì 30 ottobre, il bambino è in condizioni disperate, i sanitari allertano il Cotugno di Napoli che era già pronto a ricoverare il piccolo una volta stabilizzato onde poter affrontare il trasferimento in ambulanza. Purtroppo il piccolo non ce la fa e spira all’ospedale di Sarno. I suoi giovanissimi genitori, chiusi in un immane dolore,hanno avuto solo la forza di chiedere con dignità e serenità se il loro piccolo si sarebbe potuto salvare. Pare infatti che nessun medico abbia fatto intendere ai genitori la pericolosità di quella febbre ed i reali rischi ai quali il piccolo poteva andare incontro, anche per questo i genitori avevano deciso di riportarlo a casa.
L’inchiesta è coordinata dal pm Anna Chiara Fasano della procura nocerina, i carabinieri della stazione di Sarno agli ordini del maresciallo Toni Vitale hanno sequestrato le cartelle cliniche e tutta la documentazione sanitaria presso i due nosocomi. L’autopsia sul corpicino dell’angioletto di Sarno molto probabilmente sarà eseguita nella giornata di domani. All’esame autoptico potranno partecipare anche i consulenti di parte dei cinque medici indagati. La procura nocerina dovrà accertare se ci siano state negligenze e se il bambino poteva essere salvato.
redazione