Era finita nel laccio di qualche bracconiere tra le colline sangiorgesi.
L’animale selvatico è stato avvistato da alcune persone che hanno immediatamente allertato i volontari della zona. Ad accorrere sul posto Maria Piselli e Federica Rescigno, che non hanno potuto fare altro che constatare che l’animale era impigliato in malo modo e liberarlo era pressoché impossibile. Così sono stati immediatamente contattati dalla Guardia Zoofila dell’Enpa che si occupa del recupero di animali selvatici e il dottor Turco. Nonostante l’ora tarda e sebbene fosse Pasqua , tutti si sono precipitati sul posto, anche impervio, ed adoperati per liberare l’animale che si dimenava violentemente da ore nel vano tentativo di liberarsi. Praticamente impossibile avvicinarsi al cinghiale, l’unica soluzione era addormentare il grosso animale.
Il dott.Turco, con una doppia tele anestesia, un primo sparo non è bastato ad addormentare l’animale, particolarmente agitato, è riuscito nell’impresa. Solo così i volontari si sono potuti avvicinare e finalmente liberarlo. Poco distante, nascosti nella vegetazione, 3 cuccioli impauriti aspettavano la loro mamma. Una volta sveglia e libera, mamma cinghiale ed i suoi 3 piccoli, sotto gli occhi felici dei volontari, si sono dileguati nel buio della montagna.
L.T.