Sono sette i camici bianchi ad essere indagati. L’articolo de “La Città” descrive tutta la vicenda.
NOCERA INFERIORE/PAGANi. Alpi, sono sette i medici indagati. Il procuratore Antonio Centore ha riassegnato il fascicolo a un nuovo sostituto procuratore dopo il trasferimento ad altra sede del magistrato che aveva in carico l’indagine sull’attività libera professionale (anche se così chiamata è più assimilabile a un lavoro straordinario) da parte dei sanitari dell’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore e di quello “Andrea Tortora” di Pagani. Un’inchiesta che si concentra pure su timbrature irregolari del cartellini marcatempo e medici in servizio in più ospedale contemporaneamente. Le indagini proseguono ma bisognerà valutare eventuali parti coincidenti con un’altra inchiesta che vede ormai a processo funzionari e impiegati amministrativi che avrebbero violato il sistema informatico per attribuirsi straordinari per decine e decine di migliaia di euro (ieri l’udienza al tribunale di Nocera Inferiore è stata rinviata).
L’indagine della procura nocerina potrebbe essere già a buon punto e quindi accertare eventuali responsabilità per i reati di truffa e non si esclude nemmeno per quello di falso da parte dei sette indagati o di altri che possono aver concorso nello stesso reato.
Il giornalista racconta il caso del recordman delle Alpi: l’Alpino.
Tra gli indagati c’è anche il cosiddetto “Alpino”, come è stato soprannominato un recordman dell’Alpi, un medico, oggi in pensione, che avrebbe ricevuto tra il 2012 e i primi mesi del 2014 per l’attività libero professionale e rimborsi spese per circa 270.000 euro. Una vicenda che aveva suscitato clamore perché una commissione interna della Asl Salerno non era riuscita a stabilire dove avesse svolto le ore di lavoro ordinario: insomma si sapeva doveva aveva prestato l’Alpi ma non la normale attività per la quale comunque riceveva il previsto lauto stipendio.
Non solo l’“alpino” ma ci sarebbero anche altri numerosi episodi molto strani da chiarire su cui la procura finora ha raccolto numerosi elementi che saranno nuovamente valutati dal magistrato subentrante.
Negli scorsi giorni, la procura della corte dei conti ha inviato 195 messe in mora a medici e amministrativi sempre per l’Alpi liquidata a sanitari dei due ospedali dell’Agro nocerino, anche con ingentissime somme per singoli camici bianchi e quindi ci potrebbe essere qualcuno che possa trovarsi negli accertamenti della magistratura contabile e in quella penale.
Va ricordato che se pure si possono nutrire dubbi su alcune posizioni di questi 195 (che per esiguità della somma ricevuta non è pensabile un raggiro) ci sono altre posizioni molto dubbie. Non è un caso, infatti, che è bastato stringere i freni sui controlli da parte dell’Asl per arrivare ad un risparmio di circa 2milioni di euro solo sul lavoro straordinario nei due ospedali, e tutto senza abbassare i livelli essenziali di assistenza.
Sulla vicenda hanno indagato i carabinieri del Nucleo antisofisticazione e Sanità del maggiore Vincenzo Ferrara e la Guardia di Finanza della compagnia di Nocera Inferiore e di altri comandi, acquisendo atti su ordine della magistratura facendo richieste precise che agli uffici amministrativi della Asl. Tra la documentazione acquisita ci sono anche le attività interne di verifica disposte dagli uffici dell’Azienda sanitaria locale, che aprono nuovi scenari.
Salvatore De Napoli – La Città di Salerno