Nelle tarda serata di ieri, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore hanno eseguito un decreto di fermo – emesso da questa Procura della Repubblica – nei confronti di IZZO Nobile, 52enne di Nocera Superiore, tappezziere, incensurato, ritenuto responsabile degli omicidi delle prostitute RIZZO Santina (63enne) e AMBRA Maria (74enne), avvenuti a Nocera Superiore, rispettivamente il 13.02.2010 e il 30.05.2014.
Il primo omicidio è avvenuto presso l’abitazione dove si prostituiva la RIZZO, la quale è stata strangolata e poi seviziata con un paio di forbici inserite in bocca e un altro paio infilate nella vagina.
Il secondo omicidio è avvenuto presso la baracca dove la AMBRA esercitava l’attività di meretricio, mediante schiacciamento della cassa toracica e successiva apposizione di un piede della rete del letto nel cavo orale, nonché sfondamento della colonna vertebrale.
Il provvedimento restrittivo scaturisce dalle risultanze di una complessa indagine – svolta dalla Sezione Operativa del citato Reparto attraverso metodi tradizionali e attività tecniche, nonché con il supporto di accertamenti scientifici svolti dal RIS di Roma – dalle quali sono emersi elementi indiziari circa un collegamento dei citati delitti.
L’attività investigativa ha consentito di:
– individuare IZZO Nobile dall’esame dei dati relativi al traffico telefonico rilevato nel luogo in cui è avvenuto l’omicidio di AMBRA Maria e dei tabulati telefonici di RIZZO Santina;
– documentare la presenza dell’indagato nei luoghi di entrambi i delitti, attraverso la comparazione del suo profilo genetico con quelli estrapolati dalle tracce biologiche repertate in occasione degli omicidi in argomento;
– rinvenire, nel corso di una perquisizione domiciliare eseguita ieri mattina, un paio di scarpe compatibili con un’impronta repertata in occasione dell’omicidio avvenuto nel maggio 2014 e alcune corde per usi di tappezzeria verosimilmente utilizzate per strangolare la RIZZO.
Il 52enne, durante l’interrogatorio svolto nella giornata di ieri alla presenza del PM e del difensore, ha reso dichiarazioni dal contenuto sostanzialmente confessorio.
La svolta scagiona il cavese Mario Della Monica, arrestato e processato per il primo omicidio.