La delibera finita al centro del dibattito politico nocerino
Mentre l’amministrazione comunale di Nocera Inferiore, guidata dal sindaco Paolo De Maio, anche su sollecitazione della minoranza consiliare, ragiona sulla rimozione del Comandante della polizia locale Fulvio Testaverde, una nuova delibera di giunta dà l’idea della frattura tra quest’ultimo e l’Amministrazione.
Con una nuova delibera (n. 54 del 27 febbraio) di «conferma» della n. 44 del 22 febbraio, per l’accantonamento della quota delle sanzioni amministrative prevista dal codice della strada da iscrivere nel bilancio di previsione 2024/2026, la giunta municipale stigmatizza, integrando la motivazione della delibera precedente, il modus operandi del capo dei caschi bianchi.
L’Amministrazione ha evidenziato che sulla proposta di deliberazione a firma di Testaverde questi, pur essendo il proponente, ha espresso “parere contrario di regolarità tecnica, attestante la regolarità e la correttezza dell’azione amministrativa“, senza che a sostegno della contrarietà del parere venissero addotte motivazioni, limitandosi il Comandante ad asserire assiomaticamente di non concordare con la ripartizione percentuale dei fondi vincolati ex art. 208 del codice della strada. Né, tantomeno, veniva – in sede di redazione della proposta e del parere – presentata alcuna soluzione alternativa rispetto al riparto dallo stesso proposto.
Insomma, un mero atteggiamento ostruzionistico del comandante a parere della giunta e della segretaria comunale, che si sono visti costretti a integrare la motivazione della precedente delibera per evitare di incorrere in una violazione di legge (il testo unico degli enti locali prevede, infatti, che su ogni proposta di deliberazione sottoposta alla giunta che non sia mero atto di indirizzo deve essere richiesto il parere, in ordine alla sola regolarità tecnica, del responsabile del servizio interessato e che, ove la giunta non intenda conformarsi al parere, deve darne adeguata motivazione nel testo della deliberazione).
Rapporti, dunque, tesissimi tra il comandante Testaverde, il cui incarico è in scadenza naturale per la fine di marzo, e l’Amministrazione De Maio, che ragiona, perciò, sulla sua rimozione anticipata.