Confiscato il Castello delle Cerimonie. La Sonrisa di Sant’Antonio Abate

Il Comune diventerà il nuovo proprietario

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È stato confiscato dal Tribunale di Torre Annunziata il complesso Sonrisa di Sant’Antonio Abate. Si tratta del famoso castello del “boss delle cerimonie” che ha visto protagonista, per alcuni anni, Antonio Polese, in un reality televisivo molto seguito.

La struttura è stata costruita con abusi edili eseguiti dal 1979 al 2011. La Suprema Corte di Cassazione ha disposto, inoltre, l’acquisizione della Sonrisa al patrimonio del Comune di Sant’Antonio Abate.
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Il processo era iniziato 13 anni fa, con la contestazione di una lunga serie di abusi edilizi realizzati, secondo le indagini, a partire dal 1979, su un’area ampia oltre 40mila metri quadri.

LA CONFISCA
Il provvedimento della Cassazione riguarda gli immobili e i terreni su cui sorge la struttura ricettiva, che saranno acquisiti nel patrimonio immobiliare del Comune di Sant’Antonio Abate.

Con la sentenza del tribunale di Torre Annunziata del 2016 venne condannata a un anno di reclusione (pena sospesa) Rita Greco, defunta moglie del “Boss delle Cerimonie” Tobia Antonio Polese, e per Agostino Polese, suo fratello, che ricopriva la carica di amministratore della società.
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La sentenza di primo grado venne riformata in parte dalla Corte d’Appello di Napoli e da ieri la sentenza è passata in giudicato con il pronunciamento della Cassazione che oltre a rendere esecutiva la parte della sentenza inerente la confisca, ha anche sancito la prescrizione dei reati contestati agli imputati.

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