VIDEO – Frana sulla linea storica: traffico in tilt tra Nocera Inferiore e Salerno e disagi per i viaggiatori

La situazione non sembra potersi risolvere in tempo brevi: preoccupazione e rabbia del Comitato pendolari

Non sembra potersi risolvere in tempi brevi l’annosa problematica sulla linea storica Napoli-Salerno generata dalla piccola frana che si è staccata lo scorso 20 gennaio sui binari tra Vietri sul Mare e Salerno, con conseguente interruzione del traffico ferroviario per Nocera Superiore, Cava de’ Tirreni e appunto Vietri sul Mare.

Disagi enormi per i viaggiatori, costretti ad utilizzare i pullman sostitutivi o a ricorrere a mezzi propri visto che soprattutto negli orari di punta i bus non sembrano in grado di soddisfare l’enorme richiesta dell’utenza. Una esigenza che ha inevitabilmente aumentato il traffico sulle strade che collegano Nocera Inferiore a Salerno, ancor di più a causa dei lavori alla rete fognaria che interessavano fino a qualche giorno fa Nocera Superiore. Grazie all’interessamento del presidente della commissione regionale trasporti Luca Cascone e del consigliere provinciale con delega ai trasporti Rosario Danisi il cantiere è stato, però, rimosso anche grazie ai disagi segnalati da un articolo di RTAlive.
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Il coro di protesta del Comitato pendolari si alza sempre più forte, al punto che c’è già stato un primo incontro in Regione Campania al quale hanno partecipato anche i rappresentanti degli studenti ed è intervenuto il direttore regionale di Trenitalia Mario Cuoco.

Le parti si soggiorneranno nei prossimi giorni, anche in attesa di comunicazioni dal Comune di Salerno e di risposte dal privato su tempi e modalità di messa in sicurezza. La speranza è che venga trovata al più presto una soluzione che metta d’accordo tutte le parti in causa e, soprattutto, allevi gli enormi disagi alla cittadinanza.
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Venerdì riunione in prefettura per decidere il da farsi, sulla base dei rilievi geologici e sulle proposte progettuali che tengo conto di difficoltà di esecuzione dei lavori, tempi di realizzazione e necessità di ripristino del traffico ferroviario.

Tra riunioni, proteste e incontri quante primavere dovranno passare perché tutto torni alla normalità? Riuscirà la povera margherita gialla a resistere all’approssimazione e alla scelleratezza umana?

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