Scafati, Aliberti: “Dov’è l’atto della Regione che individua l’ospedale come P. O.?

Il sindaco chiede spiegazioni ai vertici dell’Asl Salerno, dopo un sopralluogo presso la struttura sanitaria scafatese

Il primo cittadino di Scafati, Pasquale Aliberti, non le manda a dire e chiede lumi su un atto che individuerebbe l’ospedale di Scafati quale presidio ospedaliero.
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“Circa un mese fa – scrive sui social Aliberti – ho incontrato in Direzione Generale a Salerno il Direttore Generale dell’ASL Sa, Gennaro Sosto. Ricordo una conversazione interessante, un confronto ragionevole sulla questione della riapertura del nosocomio scafatese. In quella occasione il DG dell’ASL mi presentò addirittura un cronoprogramma di impegni che si assumeva e sul quale promisi di vigilare. Per questo, stamattina (ieri, ndr) in qualità di Sindaco di Scafati e massima autorità sanitaria mi sono recato presso il ‘Mauro Scarlato’ per verificare come ci si stesse muovendo rispetto a quel cronoprogramma.
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Mi sono sentito come un giornalista d’inchiesta: il personale, quel poco di personale ormai rimasto all’ospedale sembrava intimorito dalla mia presenza. Nessuno era a conoscenza dell’impegno che il DG ASL SA aveva preso con Scafati e i territori circostanti, ovvero dell’atto della Regione Campania che individua l’ospedale come presidio ospedaliero e che doveva essere pubblicato entro fine agosto come promesso. Abbiamo constatato che la delibera per i lavori di vulnerabilità e adeguamento sismico pari a 4,5 milioni di euro probabilmente è inutile: a parte la farmacia interessata dall’incendio nell’ottobre del 2022, la restante parte dell’ala chiusa per questioni di sicurezza tranquillamente può essere aperta.
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La percezione avendo avuto modo di parlare con alcuni sanitari è che non ci siano problemi di staticità. Se esiste già una relazione tecnica che va in questa direzione vogliamo venga resa pubblica nell’immediato. Siamo venuti a conoscenza che una serie di sanitari sono stati trasferiti presso Nocera da Scafati e ancora oggi sono in atto i trasferimenti”.

I quesiti posti dal sindaco sono tanti e la speranza di riapertura della struttura sanitaria scafatese resta un obiettivo da raggiungere. Secondo il primo cittadino “basterebbero poche migliaia di euro per far rifunzionare i reparti che sono al secondo piano e al primo piano: parliamo dell’ex medicina interna, del laboratorio di analisi e del punto di primo intervento”.
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Aliberti spiega come fare: “Per questo ritengo sia giusto e opportuno annullare la delibera dell’Asl SA di aprile e ripristinare invece quella precedente, del 30 marzo scorso che prevedeva con quei 4,5 milioni di euro non la ristrutturazione del pronto soccorso che è già stato ristrutturato o della rianimazione che già è super funzionante. Quei quattro milioni e mezzo di euro basterebbero a ripristinare la parte dove insisteva la farmacia e a ristrutturare le sale operatorie, consentendoci di riaprire l’ospedale già a gennaio prossimo. Ovviamente ammesso che direttore generale abbia davvero preso a cuore l’impegno che ha assunto con il sottoscritto appena un mese fa”. Il sindaco di Scafati attende l’atto che renderebbe nuovamente funzionale lo Scarlato, con la riapertura definitiva a presidio ospedaliero.

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