Licenziati i 20 dipendenti della casa di riposo Domus de Maria di Roccapiemonte

Dopo l’inondazione che ha travolto alcune strade della frazione San Potito

Tutti licenziati i 20 dipendenti della casa di riposo Domus de Maria di Roccapiemonte. Dopo i pesanti danni subiti dalla struttura a seguito dell’inondazione del 4 novembre scorso, l’amministratore della società San Potito Srl, l’imprenditore partenopeo Aniello Napolitano, ha inviato la lettera di licenziamento a tutti i dipendenti della casa di riposo che aveva aperto i battenti a Roccapiemonte da pochi anni.

A nulla sarebbero valsi i tentativi di far recedere l’imprenditore dalla sua decisione, che appare chiara e netta, tant’è che la struttura potrebbe non riaprire più. Il licenziamento con effetto immediato per giustificato motivo oggettivo ha lasciato tuttavia l’amaro in bocca ai venti dipendenti che speravano, nonostante i danni subiti dalla casa di riposo, in uno spiraglio di risoluzione.

«Come a sua perfetta conoscenza, lo scorso 4 novembre 2022 la nostra struttura ha subito irreparabili danni ed è stata purtroppo chiusa-scrive il manager napoletano ai lavoratori di Domus de Maria – tutti gli ospiti sono stati trasferiti in altre strutture grazie all’intervento dei vigili del fuoco e della protezione civile. Le avverse condizioni meteorologiche hanno causato la rottura dell’argine del torrente Solofrana all’altezza di via della Fratellanza, intersezione con Via Cristoforo Pentagna (ricadente nel Comune di Castel San Giorgio) e l’allagamento di vari fondi, – scrive ancora Napolitano ripercorrendo quanto accaduto – in particolare, la grave esondazione ha investito in pieno la frazione San Potito e la nostra struttura che è stata colpita da un’onda di piena di acqua e fango che ha invaso tutti i locali siti al piano terra del complesso che ospita la nostra casa di riposo, distruggendo le cucine, gli uffici e tutti gli strumenti di lavoro, rendendo inagibili i locali e causando danni incalcolabili, ai quali la società non è in grado di fare fronte con le sue scarse risorse.

Il sindaco del comune di Roccapiemonte ha quindi emesso, ai sensi e per gli effetti dell’art. 50, 5° co., D. Lgsl. 267/2000, ordinanza di evacuazione della Casa di riposo che è tutt’ora in atto.
Per tali insuperabili ragioni siamo quindi costretti a comunicarle la risoluzione con effetto immediato del suo rapporto di lavoro – conclude laconicamente il datore di lavoro –
vorrà considerare il periodo dal 4 novembre 2022 alla ricezione della presente quale preavviso di licenziamento. La ringraziamo per la collaborazione prestata alla struttura e siamo spiacenti di questo epilogo drammatico, che non dipende da nostra responsabilità e che anzi ha azzerato il nostro progetto, causandoci danni gravissimi e probabilmente irreparabili».

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