Il tribunale respinge il ricorso per conto di genitori e adulti che volevano servirsi di Villa dei Fiori a Nocera: il loro tetto di spesa è stato raggiunto
C’è la possibilità di svolgere le terapie riabilitative in altri centri privati accreditati e fin da luglio scorso. Così, il giudice del tribunale del lavoro ha respinto il ricorso dei genitori di cinque minori e quello di un adulto che volevano sottoporsi alle terapie presso il centro di riabilitazione Casa di cura Angrisani-Villa dei Fiori di Nocera Inferiore.
In sintesi, questi sei pazienti (i genitori per loro) avevano chiesto al giudice di obbligare l’Asl Salerno ad autorizzare le cure riabilitative presso Villa dei Fiori che aveva rifiutato l’autorizzazione. Il magistrato spiega approfonditamente nella sua ordinanza che l’Asl ha agito legittimamente. Villa dei Fiori ha raggiunto il budget annuale, il cosiddetto tetto di spesa, previsto dal contratto con la stessa Azienda sanitaria locale. Un contratto che vale circa 9,2 milioni di euro di valore per le prestazioni sui complessivi 66 milioni di euro destinati al settore Riabilitazione e le strutture accreditate sono 33.
Il giudice aggiunge che il tetto di spesa – come riporta La Città in edicola oggi – è «ineludibile», insomma non può essere superato, come una serie di leggi, due sentenze della Cassazione (di cui una del 2021) e l’orientamento del consiglio di stato stabiliscono.
PAZIENTI LASCIATI SENZA ALTERNATIVE?
Assolutamente no! Addirittura nella ordinanza il giudice elenca i nomi delle strutture accreditate con il sistema sanitario più vicine che erogano le stesse prestazioni, in regime di convenzione con la Regione che i ricorrenti possono scegliere (sono entro 10 chilometri). Posti liberi che risultano dal monitoraggio di agosto 2022 e la richiesta dei genitori era del luglio precedente. Strutture che sono massimo nel raggio di 10 chilometri da Villa dei Fiori.
Insomma, i posti per le terapie riabilitative ci sono e vicini: se un paziente o i genitori vogliono scegliere di servirsi obbligatoriamente di una struttura convenzionata possono iscriversi nella lista d’attesa, liste che l’Asl monitora ogni due mesi.