Stabilizzazioni, reintegrato al lavoro. Storica sentenza del Tribunale di Nocera Inferiore

Soddisfazione per il sindacato Fials

“Con l’ordinanza in epigrafe – si legge in una nota stampa del sindacato – il giudice del Lavoro del Tribunale di Nocera Inferiore – in tema di valutazione dei requisiti di accesso alla stabilizzazione – ha enunciato un importante principio di diritto, secondo il quale “ciò che appare necessario è che l’interessato alla procedura di stabilizzazione sia, al momento dell’istanza, titolare di un rapporto di lavoro a tempo determinato con l’amministrazione che vuol procedere all’assunzione definitiva del lavoratore e che questi sia stato reclutato con procedure concorsuali e abbia a sua volta, maturato una anzianità complessiva di almeno 36 mesi di servizio, senza alcun riferimento specifico alla tipologia contrattuale del rapporto di lavoro (se a tempo determinato o indeterminato)”.

Da ciò la pronuncia di reintegro immediato nel posto di lavoro di un dipendente licenziato per avere dichiarato – nella istanza di stabilizzazione precedentemente accolta – di avere raggiunto il requisito dei 36 mesi cumulando il periodo di lavoro a tempo determinato con quello a tempo indeterminato.

Si tratta di una delle primissime pronunce di merito sul tema a livello nazionale, pregevole per l’individuazione del perimetro normativo esatto in cui va inquadrata la stabilizzazione e della relativa ratio, risiedente nel recupero alle Amministrazioni del personale già formato e nel contenimento della spesa pubblica. Il procedimento giudiziario è stato patrocinato dal Prof. avv.Alfonso Vuolo – ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università Federico II di Napoli – e dall’avv.Antonietta Pelella, titolare di Studio Legale Pelella e Associati, con sede in Pagani, nonché referente legale della Fials Salerno.

La Segreteria Provinciale Fials Salerno esprime immensa gioia per il grandissimo risultato ottenuto dallo Studio Legale Pelella che lo rappresenta.

Questa sentenza oltre a permettere l’immediato reintegro del lavoratore precedentemente licenziato stabilisce un fondamentale principio di diritto in merito alle procedure di stabilizzazioni che riguarda tutti i lavoratori dal personale del Comparto a quello della Dirigenza, una sentenza che farà sicuramente il giro di Italia in brevissimo tempo perché ad oggi non ci sono sentenze in materia e, questo, premia la bontà e il lavoro del nostro studio Legale Pelella.

Processi di stabilizzazioni già iniziati dopo un proficuo confronto con al Direzione Generale che ha portato in data 21 settembre alla pubblicazione dell’avviso di Stabilizzazione ex art. 1 comma 268 lett. B) della Legge 234/2021 (18 mesi), a cui si devono necessariamente aggiungere le procedure precedentemente avviate che riguardano le stabilizzazioni secondo legge Madia per coloro i quali hanno maturato i requisiti dei 36 mesi al 31/12/2021, oltre a procedere all’immissione in ruolo del personale in assegnazione temporanea ex art. 42 bis del D.Lgs. 151/2001.

Ci auspichiamo che questo sia soltanto un piccolo passo in avanti, dovuto nei confronti degli operatori ma, soprattutto, nei confronti degli utenti ai quali abbiamo l’obbligo di garantire una sanità di livello, attraverso i LEA, considerato le molteplici competenze e specificità degli operatori che prestano servizio nella Nostra Provincia”.

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