Bomba alla pizzeria dei Cuomo a Firenze, arrestati i mandanti: volti noti di Nocera

I motivi alla base dell’attentato, i ruoli dei tre presunti mandanti, la sentenza a carico dei due che piazzarono l’ordigno. I retroscena. Il video della bomba. Gli altri attentati a Nocera con foto e video

La Squadra mobile di Firenze ha arrestato, in esecuzione di una misura cautelare, i tre presunti mandanti di un attentato incendiario a una pizzeria di Firenze, avvenuto la notte del 23 febbraio 2021, quando una bomba rudimentale danneggio l’ingresso del locale gestito da Luigi Cuomo.

I PRESUNTI MANDANTI ED ESECUTORI
I tre presunti mandanti della bomba sono: Mario Tortora, 29 anni, Luigi Vicidomini, 37 anni, e Marco Iannone, 39 anni, tutti di Nocera Inferiore. I due esecutori sarebbero il 29enne Luigi D’Auria di Nocera Inferiore e il 30enne Sabato Mariniello di Castel San Giorgio: in abbreviato sono stati condannati in primo grado a tre anni di reclusione.

I RUOLI
Secondo le indagini Mario “Scescè”, Luigi “’o ‘taliano” e Marco “ ‘o Stallone” sarebbero gli ideatori e i mandanti dell’esplosione dell’ordigno rudimentale che, peraltro in pieno lockdown Covid, danneggio’ il bandone del locale situato in via Gabbuggiani a Firenze. In particolare, secondo le ricostruzioni investigative, Vicidomini avrebbe finanziato l’operazione e Tortora avrebbe procacciato l’esplosivo. Per questo sono accusati di aver detenzione illegale di esplosivo e di danneggiamento con l’aggravante di agevolazione camorristica.

L’ATTENTATO
Alle 4:11 del 23 febbraio 2021, una Nissan Qashqai, con a bordo due persone, parcheggiò nei pressi del locale di Luigi Cuomo a Firenze. Un uomo scese dalla vettura con uno zainetto, accese una miccia e scappò velocemente. Alle 4:25 due esplosioni. Alle 5.40, la Nissan Qashqai degli attentatori rimase coinvolta in un incidente stradale con un camion nei pressi del casello di Barberino del Mugello: la polizia stradale di Firenze Nord disse agli occupanti dell’auto e del camion di seguirli al comando, i due dell’auto se ne andranno via. Su quella vettura ci sarebbero stati Sabato Mariniello e Luigi D’Auria.

IL VIDEO DELL’ATTENTATO

IL RETROSCENA
Sempre secondo la procura di Firenze l’atto intimidatorio si inserisce nel quadro di uno scontro tra clan camorristici rivali, i Cuomo e “quelli di Piedimonte”. Le due organizzazioni criminali di Nocera sarebbero in lotta per lo smercio della droga, sarebbero i Cuomo e il gruppo piedimontese. Nel tentativo di ridurre la concorrenza e accrescere i guadagni illeciti ricavati dal traffico di stupefacenti, i tre, secondo l’accusa, avrebbero attivato una serie di atti intimidatori a Nocera culminati poi, però, addirittura nell’attentato al ristorante a Firenze gestito da Luigi Cuomo. I Cuomo temevano azione violenze a loro carico da parte di quelli di Piedimonte e nel capoluogo toscano sarebbero andati proprio per riorganizzare le loro vite.

LE BOMBA A NOCERA
Davanti casa di Vicidomini, il 17 gennaio 2022, esplose la prima di una lunga serie di bombe oltre a spari a Nocera sui cui ancora si deve fare luce, e di cui non si sa, nel primo caso, chi fosse il reale destinatario. Indagini, in corso, da parte di polizia e carabinieri di Nocera e delle procure di Nocera e Salerno.

L’ULTIMO ATTENTATO E LA SERIE DI SPARI E ORDIGNI
Una lunga scia di violenza ha impensierito Nocera Inferiore dal 17 gennaio al 12 maggio. Se non a tutti, qualcuno di questi attentati potrebbero essere maturati in contesti con qualche punto di contatto con l’inchiesta di Firenze, mentre altri sarebbero autonomi.

Quello del 17 gennaio, ad esempio, è stato commesso davanti al portone dove abita Vicidomini, altri vedono persone residenti a Piedimonte. Nell’articolo allegato gli otto attentati a Nocera Inferiore, fatti che si sono susseguiti del tempo, ma di cui non vi è ancora prova di collegamenti tra loro e con i fatti sull’asse Nocera-Firenze.

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