Se la squadra granata gira in tutti i suoi effettivi sarà dura per chiunque affrontarla
Quinta giornata di campionato, all’ombra dello stadio Arechi va in scena Salernitana Empoli. La squadra di casa a caccia di conferme per continuare la striscia di risultati utili consecutivi, l’Empoli invece della prima vittoria dopo tre pareggi consecutivi. Parte male la Salernitana, apparsa contratta, a corto di fiato ed è la squadra toscana a fare la partita. L’Empoli domina il primo tempo e si porta in vantaggio su un lancio lungo finalizzato di testa dall’ottimo Martin Satriano, complice un Federico Fazio in netto ritardo.
L’Empoli continua a macinare gioco ed i Granata non riescono a reagire, ma ci pensa Pasquale Mazzocchi che si mette in proprio e finalizza di sinistro una caparbia azione personale involandosi da solo verso la porta avversaria e batte il portiere Guglielmo Vicario. Si va al riposo sull’1 a 1. Il secondo tempo è di tutt’altra fattura. La Salernitana scende in campo con un piglio diverso ed è praticamente dominio.
Il neo entrato Krzysztof Piatek conquista un calcio d’angolo sul quale si avventa il solito Boulaye Dia che ribalta definitivamente la partita ed è 2 a 1. La squadra granata continua a premere sull’acceleratore cercando di chiudere la partita e ci va vicina in diverse occasioni. La palla del 3 a 1 passa proprio tra i piedi di Boulaye Dia che non riesce ad arrivare su un bel cross tagliato in area a due passi dal portiere avversario.
L’Empoli si affida solo alle ripartenze cercando di bucare in contropiede e vi riesce all’81 minuto con Sam Lammers che batte a rete di destro e complice una sfortunata deviazione di Fazio fa 2 a 2. La Salernitana non ci sta e cerca un tutti i modi di riportarsi in vantaggio ma il tempo e le energie residue concedono solo la possibilità di un contropiede all’Empoli che per poco non ne approfitta per vincere la partita. Finisce così, 2 a 2 per un punto che tutto sommato va bene ad entrambe. La squadra toscana avrebbe potuto chiuderla già nel primo tempo ma la Salernitana pur non brillando a tenuto botta, nel secondo tempo invece non c’è stata partita, a conferma che la squadra granata nella sua massima espressione è davvero forte.
I campionati si vincono con la panchina, ovviamente non è questo a cui ambisce la Salernitana ci mancherebbe, ma fare un cambio inserendo Piatek è un lusso per le squadre cosiddette di seconda fascia. La Salernitana è stata costruita bene e per stessa ammissione del suo presidente, è stata costruita per depennare definitivamente la parola “salvezza”. Di sicuro c’è ancora tanto altro da vedere e da scoprire di questa squadra, mancano all’appello giocatori infortunati del calibro di Emil Bohinen, Matteo Lovato e non dimentichiamo quel sempre verde Franck Ribéry che di sicuro saprà dare una mano durante il corso del campionato.
Adesso i Granata affronteranno la Juventus alla prossima di campionato. Un banco di prova diverso, non per trovare conferme ma per capire come la squadra si comporti al cospetto di una “grande”. È molto probabile che nemmeno in questo caso la Salernitana uscirà ridimensionata e nel calcio non si sa mai, a volte quello che sembra scontato alla fine viene ribaltato, come in Udinese-Roma.
Fabio Falcone