Agro, Angrisani: “Troppi guasti idrici. Ci vuole un’accorta gestione”

La militante di Alternativa interviene sui continui guasti della rete idrica

La nota. “Nell’Agro Nocerino Sarnese si registrano numerosi e continui guasti idrici, e periodiche manutenzioni delle tubature che hanno richiesto l’apertura del manto stradale, hanno determinato l’ulteriore deterioramento dell’asfalto, che ora si presenta di-sconnesso e raffazzonato in diversi punti. È sempre attuale e soprattutto rischia nuovamente di abbattersi sui cittadini la crisi idrica.

Se ne fa portavoce Sonia Angrisani la referente di Alternativa in Nocera Inferiore, che scrive: «Siamo alle porte della stagione estiva, ed anche quest’anno ci ritroviamo con gli stessi annosi ed atavici problemi di sempre, che vedono un continuo deterioramento delle reti idriche cittadine. In questa ottica, va segnalata ancora l’insufficiente attenzione per la necessità di manutenzione ed ammodernamento degli impianti, al fine di aumentarne l’efficienza e di ridurne le perdite, oggi di notevole entità».

L’esponente politico indica la strada di quelli che dovrebbero essere gli interventi sulle reti: «È evidente, quindi, che un’accorta politica di gestione delle risorse idriche deve tendere oggi al conseguimento di vari obiettivi quale un uso sostenibile delle risorse idriche; un’opportuna pianificazione dell’uso delle risorse e adeguata gestione del servizio idrico. Invito, quindi, l’amministrazione comunale di Nocera Inferiore, ad avviare, quell’accelerazione tecnico-amministrativa che dovrebbe servire ad impattare e definitivamente risolvere il problema.

L’attivista di Alternativa Sonia Angrisani racconta “Lunedi agli stati generali dell’ambiente con focus sull’acqua, organizzati dalla Regione Campania, hanno avuto diritto di parola solo le multinazionali. Almeno cento persone, cittadine/i, rappresentanti di vari comitati per l’acqua pubblica campani, sindacati di base e forze politiche che difendono l’acqua bene comune, si sono ritrovate davanti Palazzo San Giacomo e si sono incamminate in corteo verso la stazione Marittima, dove si è svolto il convegno. Più volte hanno dovuto richiedere a gran voce il diritto ad accedere per partecipare all’evento.

Con l’invito delle istituzioni regionali hanno avuto invece pieno titolo alla partecipazione i principali soggetti della privatizzazione. Tra questi, i rappresentanti di Suez Italia e di GORI Spa, società che controllano l’acqua nella nostra regione e ne traggono profitti da ripartire ai loro azionisti. Dopo una lunga attesa, una piccola delegazione dei comitati, al seguito di p. Alex Zanotelli, missionario comboniano, è stata ammessa al colloquio con Bonavitacola, vice presidente della Regione Campania. Un colloquio a dir poco deludente fatto di un continuo declinare le responsabilità verso gli enti locali e gli organi dell’EIC da essi partecipati. Ad undici anni dai referendum sull’acqua siamo costretti a registrare da parte della Regione, nei suoi massimi rappresentanti, un orientamento estremamente negativo e decisamente sfavorevole verso la gestione pubblica dell’acqua, secondo il modello di ABC Napoli, tra l’altro non invitata al tavolo del convegno”. Dire che tutto ciò sia una vergogna è un eufemismo – concludere l’attivista di Alternativa”.

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