La Salernitana condanna il Venezia, ora le ultime “Fatiche di Ercole”

Esistono ancora uomini “veri” e la squadra granata lo dimostra. L’Ammazzacalcio, la rubrica di Fabio Falcone

Forse qualcuno ancora non crede a quanto stia accadendo. Sovvertire i pronostici di gente esperta e navigata è semplicemente fantastico per la compagine granata. La Salernitana vince anche il recupero contro il malcapitato Venezia, condannandolo ad una serie B certa. I Lagunari sono stati però in partita, facendo tremare più volte i tifosi del Cavalluccio e non sarebbe potuto essere altrimenti.

Il Venezia non rispecchia la posizione in classifica e annovera nella rosa diversi calciatori di spessore. Se la differenza la fa anche e soprattutto la testa, si può dire che la Salernitana abbia avuto dalla sua un Davide Nicola in più.

Sono bastati sette minuti alla Salernitana per portarsi in vantaggio. Ad un tratto lo stadio intero si è fermato per osservare l’arbitro sperando si dirigesse verso la tv a bordo campo e così è stato. Il Var ha chiamato l’arbitro Maurizio Mariani a rapporto, l’atmosfera si è fatta incandescente, la sensazione che qualcosa di bello stesse per accadere anche a chi ha vissuto spesso situazioni analoghe è sempre più reale. Dopo qualche secondo le speranze sono diventate certezze: rigore! Sul dischetto si è presenta Federico Bonazzoli che con freddezza ha siglato l’1 a 0 per i Granata.

I calciatori in campo sembravano amministrare le forze con improvvise ripartenze e preoccupanti frenate, complice anche la stanchezza delle due gare ravvicinate ma è stata la Salernitana ad avere le maggiori chance di chiudere la partita. Il secondo tempo, almeno l’inizio, è stato di marca lagunare. Il Venezia è tornato in campo con uno spirito diverso, forse il goal paradossalmente ha scollato di dosso la paura dai calciatori avversari che, consapevoli di non aver più nulla da perdere, hanno tentato il tutto per tutto e grazie ad una mischia fortunosa hanno trovato il pari con Thomas Henry. Da quel momento è stato l’Arechi a tremare, la paura che quanto fatto fin a quell’ora potesse essere compromesso si fa sentire e unita alla stanchezza diventano una zavorra pesantissima per i Granata.

Mister Davide Nicola ha iniziato con i primi cambi, indovinandoli, ancora tutti. E’ entrato Simone Verdi per un esausto Bonazzoli e il calciatore subito in palla ha “spaccato” letteralmente la partita. Giocate di gran classe, dribbling ripetuti e soprattutto il goal del 2 a 1 che ha fatto esplodere l’Arechi. È uscito poi anche Lassana Koulibaly, sfinito, per far posto a Gregoris Kastanos e così purtroppo è saltato gran parte della diga a centrocampo.

Chi ha visto la partita tra la Juventus e il Venezia dove i Lagunari avevano ben figurato era seriamente preoccupato per questa sfida. Ma ogni partita è storia a sé e lo dimostra il fatto che la chiave tattica è estremamente diversa da incontro a incontro. La Juventus non marca ad uomo e lascia giocare e di conseguenza il Venezia si è espresso al meglio, ma la Salernitana non ha avuto nessuna intenzione di concedere una passerella ai Lagunari e ha ingabbiato Mattia Aramu, il calciatore veneziano di maggior talento, facendo perdere così collegamento tra i reparti.

Ad ingabbiare Aramu era stato efficacemente anche Koulibaly e si comprende il perché la compagine granata ha sofferto quando è stato sostituito. Ma la stanchezza non ha risparmiato neanche Milan Djuric: al suo posto è entrato Diego Perotti. Con questa sostituzione i Granata si sono trovato con due mezze punte più Ederson che non ha attitudini propriamente difensive, di conseguenza la squadra si è abbassata un pochino.

Dopo tanta sofferenza è arrivato il triplice fischio che ha sancito la quarta vittoria in cinque partite per la Salernitana, un rullino di marcia da fare invidia alle prime della classe.
Era importante vincere oggi ma lo è almeno quanto sarà importante non perdere domenica altrimenti il discorso salvezza si prolunga e rischia seriamente di dover passare per altri quattro punti in due partite complicate (con l’Empoli e l’Udinese).

Perdere, invece, sarebbe ancora peggio. L’ambiente granata deve resettare la mente: la squadra si trova ad affrontare le ultime “Fatiche di Ercole”. Se la Salernitana dovesse battere il Cagliari, potrebbe già essere salva domenica. Una vittoria non facile, visto che i calciatori di mister Nicola hanno già due gare di altissima intensità nelle gambe e ripetersi con una terza prestazione eccezionale non sarà affatto facile.

Certo è che ammirevole tanta dedizione e a tanto sacrificio da parte di tutti i giocatori Granata. Calciatori che stanno dimostrando a tutta Italia che non sono mercenari, che l’uomo “vero” esiste ancora ed ancora si fa valere. Una compagine condotta da un altrettanto uomo vero che con gesti anticonvenzionali (la scarpa che voleva lanciare ad un calciatore in campo, ad esempio) si è fatto voler bene da tutta Italia ed entrerà prepotentemente nella storia qualora questa squadra dovesse salvarsi.

Un esempio encomiabile per lo sport. L’impresa della Salernitana dimostra che è ancora possibile vivere di sogni, è ancora possibile lottare per ciò in cui si crede, è ancora possibile che il più debole vinca con la forza del cuore e con la determinazione, è ancora possibile tutto ciò perché esistono uomini come Davide Nicola e i suoi calciatori.

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