In merito alle dichiarazioni del sindaco uscente, Giovanni Maria Cuofano, tiene a precisare: “Comprendiamo la spossatezza che la campagna elettorale può portare e ci fa sorridere, poi, la terminologia impropria adottata dal sindaco uscente.

Abbiamo fornito un elemento di informazione ai nostri concittadini relativamente all’aumento tariffario (chi ha mai parlato del 70%?) che s’è venuto a determinare con la delibera dello scorso mese di marzo. Non accettiamo lezioni in materia, in quanto siamo stati coloro che non hanno mai strumentalizzato l’argomento Gori, ma cercato di fornire chiarezza, chiedendo a quelli che oggi ricoprono un ruolo istituzionale di intervenire sul piano politico e giuridico. Come già altri sindaci (rappresentanti di ben 18 comuni facenti parte della rete dei sindaci) hanno provveduto a fare.

Per quanto riguarda la Tasi, invitavamo anche in questo caso – vista la solerzia degli ultimi mesi dell’amministrazione uscente nel muoversi speditamente su altre faccende – a definire semplicemente le aliquote. Vorremmo ricordare che la proroga disposta dal governo nazionale non rappresenta sicuramente una medaglia al valore. Ci dispiace che si cerchi di trovare stucchevoli argomenti per giustificare quello che non si è fatto in tanti anni”.