XVI Paralimpiade di Tokyo 2021. Tra le Regioni Italiane al 7° posto la Campania

La sfilata inaugurale di oggi, martedì 24 agosto, da ufficialmente il via alla XVI edizione delle Paralimpiadi di Tokyo 2021

Un appuntamento al quale l’Italia si presenta con una rappresentativa di 115 atleti, 63 donne e 52 uomini, che cercheranno di guadagnarsi un posto sul podio nelle varie discipline. Un lavoro quotidiano e incessante in questi anni, che premia gli sforzi del Cip, Comitato Italiano Paralimpico, dal 2017 riconosciuto quale Ente Pubblico, grazie alla guida capace e competente del presidente nazionale Luca Pancalli.

E la Campania ha dato un contributo significativo a questa edizione perché sono ben 8 gli atleti in gara, 5 donne e 3 uomini, che hanno superato tantissime difficoltà, legate al rinvio di un anno, ma alla fine sono riusciti ad essere presenti in Giappone per poter gareggiare e dimostrare che la forza di volontà vince qualunque ostacolo. Fin qui è già un risultato eccezionale per la Campania che si posiziona al 7° posto tra le regioni italiane, prima tra quelle del centro-sud.

Una pattuglia, quella campana, composta da: Vincenzo Boni, di Napoli, nuoto paralimpico, medaglia di bronzo nel nuoto paralimpico alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro 2016, eletto in Consiglio Nazionale Cip in quota Atleti, Ambasciatore dello Sport Paralimpico, atleta delle Fiamme Oro della Polizia di Stato e dell’asd Caravaggio Sporting di Fuorigrotta (Napoli); Assunta Legnante, di Frattamaggiore (Napoli), getto del peso, medaglia d’oro nel getto del peso alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro 2016, Ambasciatrice dello Sport Paralimpico, atleta dell’asd Anthropos di Civitanova Marche (Macerata); Alessandra Vitale, di S. Nicola la Strada (Caserta), capitano della nazionale femminile di sitting volley, eletta in Giunta Regionale del Cip Campania con la funzione di vicepresidente, atleta dell’asd Nola Città dei Gigli di Nola( Napoli); Rossana Pasquino, di Benevento, scherma in carrozzina, eletta nel Consiglio Nazionale della Fis (Federazione Italiana Scherma) in quota atleti, docente alla Facoltà di Ingegneria dell’Università Federico II di Napoli, atleta dell’asd Club Schermistico Partenopeo di Napoli; Alessandro Brancato, di Napoli, canottaggio, atleta dell’asd Circolo Canottieri Savoia di Napoli; Matilde Lauria, di Napoli, judo per ciechi, atleta dell’asd Noived Napoli; Emanuele Marigliano, di Napoli, nuoto paralimpico, atleta dell’asd Centro Sportivo Portici; Angela Procida, di Castellammare di Stabia (Napoli), nuoto  paralimpico, atleta dell’asd Centro Sportivo Portici.

Una pattuglia, quella campana, rinforzata da ben quattro tecnici che seguiranno le rispettive nazionali in gara a Tokyo: Vincenzo Allocco, di San Giorgio a Cremano (Napoli), per il nuoto paralimpico; Guido Pasciari, di Nola (Napoli), per il sitting volley; Antonio Di Rubbo, di Montecalvo Irpino (Avellino), per la pesistica paralimpica; Donato Gallo, di Napoli, per il tennis tavolo.

“È una bellissima emozione quella di accompagnare idealmente la nostra pattuglia campana presente a Tokyo – sottolinea il presidente del Cip Campania, Carmine Mellone – a cui va l’in bocca al lupo di tutto il movimento. Dodici storie, quelle dei nostri atleti e tecnici, che rappresentano la punta di diamante di tante attività sportive che si svolgono in sordina e senza i clamori delle cronache. Un lavoro quotidiano che alla fine ha premiato i tanti sacrifici fatti dagli atleti, dai familiari, dai tecnici, dalle società sportive, dalle federazioni regionali. E se i risultati arrivano, questi sono il frutto di una sinergia territoriale che vede il Comitato Paralimpico della Campania quale centro di coordinamento e cabina di regia delle innumerevoli iniziative sportive, sia promozionali che agonistiche”.

“A questo punto dovrebbe scendere in campo la politica, principalmente quella regionale, che tanto ha investito nelle Universiadi di Napoli – ha concluso il presidente del Cip Campania, Carmine Mellone – cercando di capire che i talenti sportivi, chiamati a rappresentare i colori della nostra regione, non lo diventano per caso, ma sono il risultato di quel lavoro sinergico la cui base è rappresentata proprio dalle società sportive a cui è assegnato un ruolo di enorme importanza. Proprio in questa direzione bisognerebbe calibrare e indirizzare gli sforzi economici per immaginare un piano di rilancio dello sport, sia olimpico che paralimpico, che premi i risultati raggiunti, rafforzi le società sportive, riporti la Campania tra le regioni italiane di vertice. Perché se vogliamo festeggiare le medaglie dobbiamo avere anche la consapevolezza di creare le condizioni giuste”.

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