Cava, offese ai consiglieri di minoranza, il sindaco non interviene

Le opposizioni contro il primo cittadino per essere venuto meno all’impegno ad intervenire dopo le dichiarazioni del capo degli ispettori ambientali

Servalli viene meno agli impegni assunti in Consiglio Comunale e si schiera con chi offende i rappresentanti dei cittadini. Il Sindaco esprime sconcerto per le affermazioni del Responsabile degli Ispettori Ambientali e subito dopo lo conferma nell’incarico.

I gruppi consiliari di opposizione di Siamo Cavesi, Fratelli D’Italia, La Fratellanza e Forza Italia prendono atto, loro malgrado, del fatto che il Sindaco di Cava de’ Tirreni Vincenzo Servalli è deliberatamente venuto meno, ancora una volta, agli impegni assunti davanti all’intera assise consiliare. Negli scorsi mesi, a seguito di alcuni rilievi a lui indirizzati, Livio Trapanese, il Responsabile cittadino degli Ispettori Ambientali, in occasione di alcuni interventi sui social, aveva apostrofato con espressioni completamente inappropriate i consiglieri di minoranza e chi aveva condiviso il contenuto delle loro critiche.

La questione venne sollevata nel Consiglio Comunale del 23 giugno, dove era all’ordine del giorno l’approvazione di alcune modifiche al Regolamento comunale degli Ispettori Ambientali. Lo sconcerto dei Consiglieri per le dichiarazioni in questione fu pressoché unanime e il Sindaco si impegnò ad intervenire in maniera appropriata, chiedendo solo qualche giorno di tempo per visionare i video in questione, che affermava di non aver ancora visto.

Trascorso quasi un mese senza che nulla accadesse, i gruppi consiliari di minoranza hanno chiesto un incontro personale con il Sindaco per essere informati in merito agli sviluppi della vicenda. L’incontro si è tenuto presso la sede comunale martedì 20 agosto, il Sindaco ha visionato “in diretta” i video incriminati, ha rinnovato le espressioni del proprio sconcerto per le espressioni utilizzate e ha chiesto ai consiglieri comunali intervenuti all’incontro qualche altro giorno per prendere le proprie decisioni che (così ha detto) avrebbe provveduto a comunicare.
Nemmeno tre giorni dopo, e cioè la mattina del successivo venerdì, con uno scarno messaggio inviato via whatsapp, ha informato i consiglieri comunali della propria decisione di lasciare tutto come prima e di confermare il responsabile nel proprio incarico. Nella stessa mattinata ha tenuto la cerimonia di conferma, senza dare alcun giudizio sull’accaduto e senza tentare nemmeno di giungere ad un chiarimento valido per il futuro.

Eppure, sia nel corso del Consiglio comunale del 23 giugno che nel successivo incontro del 20 luglio aveva condiviso la necessità di censurare in qualche modo un comportamento ritenuto da tutti improprio. Come era stato osservato – e come si ribadisce adesso – si trattava di tutelare il ruolo e il prestigio di tutti i Consiglieri comunali e del Consiglio comunale nel suo complesso, quale massimo Organo rappresentativo della Comunità cittadina. Il Sindaco è dunque venuto meno all’impegno preso, che avrebbe potuto onorare anche solo ricordando pubblicamente che chiunque è chiamato a svolgere ruoli pubblici, di qualsiasi natura e in qualsiasi forma, è tenuto a farlo con disciplina e onore, come dice la nostra Costituzione. Cosa ancora peggiore è che, volontariamente, ha eluso la questione nello stesso momento nel quale dava le più vaste e “sincere” assicurazioni che la avrebbe affrontata per come era suo dovere. Anzi, è del tutto logico ritenere che nel momento nel quale, il 20 luglio, riconfermava tali assicurazioni, aveva già preso la decisione poi ufficializzata il successivo 23 luglio.

Un tale comportamento è infinitamente più offensivo per i Consiglieri comunali di quello che ha dato origine alla vicenda: e dovrebbe esserlo per tutti i Consiglieri comunali, indipendentemente dagli schieramenti. È triste pensare che questa è l’autorevolezza che sa creare intorno alla propria figura e al proprio ruolo il primo cittadino di Cava de’ Tirreni.

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