L’intervento chirurgico è stato concluso in serata
Si è concluso questa sera l’intervento chirurgico al quale è stato sottoposto Papa Francesco. Lo ha annunciato il direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni. “Il Santo Padre, ricoverato nel pomeriggio di domenica al Policlinico Gemelli, è stato sottoposto in serata all’operazione chirurgica programmata per stenosi diverticolare del sigma”.
Il Pontefice, ha spiegato Bruni, “ha reagito bene all’intervento condotto in anestesia generale ed eseguito dal professor Sergio Alfieri, con l’assistenza del professor Luigi Sofo, del dottor Antonio Tortorelli e della dottoressa Roberta Menghi”. L’anestesia “è stata condotta dal professor Massimo Antonelli, dalla professoressa Liliana Sollazzi e dai dottori Roberto De Cicco e Maurizio Soave. Erano altresì presenti in sala operatoria il professor Giovanni Battista Doglietto e il professor Roberto Bernabei”. Il Pontefice aveva lasciato Casa Santa Marta nel primo pomeriggio.
LA DEGENZA OSPEDALIERA
Il Santo padre rimarrà al Gemelli per altri cinque giorni.
IL RICOVERO
Papa Francesco è arrivato accompagnato al policlinico da un collaboratore. E’ sceso dall’automobile di fronte all’ingresso principale ed è stato sistemato al decimo piano, nella “la stanza dei Papi”. Quella che ha ospitato molte volte Wojtyla. Lastre, esami di rito, intervento condotto dal professor Sergio Alfieri.
LA RICHIESTA DI PREGHIERE PER IL PONTEFICE
Pochi giorni fa, in occasione dell’Angelus per la festa dei Santi Pietro e Paolo, Francesco aveva insistito più del solito sulla necessità di pregare per lui. Di solito, al termine di ogni intervento pubblico, si rivolge ai presenti per dire: “Per favore, non dimenticatevi di pregare per me”. L’altro giorno era stato più lungo ed esplicito: “Vi chiedo di pregare per il Papa. In modo speciale. Il Papa ha bisogno delle vostre preghiere, Grazie, so che lo farete”. Stamane, poi, un altro Angelus.
I PROSSIMI IMPORTANTI IMPEGNI
Papa Francesco ostenta di guardare al futuro. Annuncia infatti il suo prossimo viaggio: a settembre in Ungheria e Slovacchia.