La falsa leggenda di Dante allontanatosi dal castello di Nocera perché accolto male

L’antica leggenda settecentesca che non trova riscontro alcuno torna in auge sui social in occasione del settimo centenario della morte del sommo poeta

Dante a Nocera fu male accolto al castello del Parco andò via anzitempo. Questa è un’antica legenda, priva di fondamento, che ancora oggi fa capolino sui social e da alcuni sedicenti storici. Una voce che torna in auge proprio in queste ore dell’anniversario della sua morte. A uno dei padri della nazione è stato fatto dire o fare di tutto, come ricordava al liceo il buon docente di letteratura italiana citando le innumerevoli interpretazioni anche di un unico verso della Divina Commedia. Si dirà che può sembrare un po’ paesano in queste celebrazioni della monumentale vita di Dante smentire una leggenda locale sul maltrattamento di Dante a Nocera, ma a distanza di secoli vogliamo smascherare una delle tante bufale storiche che circolano e non solo sul conto dell’Alighieri. Forse un’insignificante e per certi versi innocua leggenda, costruita per evocare e sognare fasti di un tempo assai lontano, ma un’operazione di verità è sempre bene farla.

LA FALSA LEGGENDA
E’ tradizione orale settecentesca diffusa nell’Agro nocerino che Dante Alighieri fosse transitato per il castello di Nocera, durante un suo viaggio a Napoli e qui fosse stato ospitato in una camera che sarebbe stata poco confortevole e quindi sarebbe andato via, sbattendo la porta, per così dire. Lamentele sulla scarsa ospitalità che corsero da Napoli fino a Firenze tanto da dar piglio alle polemiche tra le famiglie toscane. Una tradizione che era stata ricondotta addirittura al politico e uomo di affari fiorentino Niccolò Acciaiuoli, feudatario per alcuni anni del castello di Nocera. Se è certo che l’Acciaiuoli ospitò l’amico Giovanni Boccaccio, difficilmente avrebbe potuto farlo con Dante se non con il suo spirito, visto che il Sommo poeta era morto nel 1321, quando l’uomo d’affari fiorentino aveva 11 anni. Del resto, un episodio simile sarebbe accaduto a Boccaccio che nel 1362 fu realmente ospite dell’antico maniero nocerino e di Nicolò Acciaiuoli. Che Dante decenni e decenni prima fosse stato realmente a Nocera c’è chi lo desume dal fatto che il sommo poeta dedica a Carlo Martello d’Angiò un lungo brano nel Paradiso immaginando di incontrarne l’anima. Se Dante è stato realmente al castello speriamo sia stato ispirato dalla stupenda luna che impera sul golfo di Napoli e si specchia nel suo mare come all’epoca doveva risultare ancor più affascinante dalla sommità della collina del Palco. Andando oltre le leggende e i miti, il 25 marzo è stato scelto per celebrare il Dantedì, la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri. In questo giorno, secondo gli studiosi, proprio il 25 marzo Dante ha iniziato il suo viaggio nell’Aldilà, quando «Nel mezzo del cammin di nostra vita» si ritrovò «per una selva oscura…».

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