Intanto, oggi incontro tra Usa e Ue per migliorare la produzione vaccinale anticovid. Draghi preoccupato dall’andamento della malattia ma vede un sensibile miglioramento della campagna di vaccinazioni. La situazione in Italia
Sono arrivate questa sera alle 20,45 all’Aeroporto di Pratica di Mare, hub nazionale vaccini della Difesa, 684.000 dosi del vaccino AstraZeneca. Dopo la suddivisione da parte del personale del ministero della Salute, da domani inizierà la distribuzione nelle varie Regioni con i mezzi della Difesa nell’ambito dell'”Operazione Eos”.
L’INCONTRO USA/UE
oggi, «Primo scambio con il coordinatore per il Covid-19 della Casa Bianca, Jeffrey Zients. Una stretta collaborazione tra Unione europea e Stati Uniti è importante per garantire una fluida filiera industriale per la produzione del vaccino da entrambe le parti. Stabiliremo un contatto diretto per agevolare, anticipare o risolvere ogni potenziale problema». Ad annunciarlo, il commissario all’Industria e capo della task-force per aumentare la produzione dei vaccini contro il coronavirus, Thierry Breton.
LA SITUAZIONE COVID IN ITALIA
Per il presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, la Covid peggiora ma vaccini avvicinano soluzione. Draghi punta sull’accelerazione del piano dei vaccini per la via d’uscita dalla pandemia che per il Premier non è lontana. Quasi dopo un mese di Governo, il presidente del Consiglio parla per la prima volta dell’emergenza sanitaria. In queste settimane ha soppesato i dati, messo a punto la nuova “regia” nella trincea della lotta al virus, firmato il suo primo dpcm.
MISURE PIÙ SEVERE
La curva del contagio, a causa delle varianti, continua a crescere, tanto che torna ad affacciarsi l’ipotesi di un irrigidimento delle misure, da qui ai prossimi dieci giorni. La spinta dei ‘rigoristi’ per un nuovo lockdown per mettere in salvo la riuscita della campagna di vaccinazione, sembra ostacolato dalla componente di centrodestra del governo. Draghi è prudente. Saranno non decisioni politiche ma i dati e l’algoritmo scientifico che li combina, a definire le chiusure. Il progressivo aumento di zone arancioni e rosse è già un dato di fatto: da qui a Pasqua, il “rosso” potrebbe estendersi a quasi tutta Italia. Se si dovrà intervenire ancora lo diranno il monitoraggio e gli scienziati. Una riunione della cabina di regia con i ministri sul Covid potrebbe tenersi nelle prossime ore e mettere a confronto la linea di chi, da destra, vuole evitare nuove strette nazionali e chi, da sinistra, spinge almeno per interventi come lo stop ai centri commerciali dove sono chiuse le scuole, maggiori strette – simili a lockdown – nei weekend o un anticipo del coprifuoco alle 18 o alle 20. Il premier nei prossimi giorni potrebbe sentire il presidente americano Joe Biden e parlare anche di vaccini. L’accelerazione, che deriva anche da scelte come quella di autorizzare Astrazeneca per gli over 65, porterà a un “deciso potenziamento” delle dosi nelle prossime settimane: “Si privilegeranno le persone più fragili e le categorie a rischio”, spiega. Draghi non rinuncia a mandare un “segnale vero di fiducia. Anche in noi stessi”. Ringrazia cittadini, famiglie, insegnanti, operatori sanitari e forze armate. Quanto al governo, afferma: “Questi esempi di responsabilità civica e professionale, di cittadinanza italiana attiva che impongono al governo di moltiplicare ogni sforzo. Siamo solo all’inizio”. L’appello alle forze politiche è non dividersi, mentre bisogna “permettere al più presto un ritorno alla normalità. Ogni vita conta”, dichiara.
ASTRAZENECA ANCHE PER GLI OVER 65
Ok al vaccino Astrazeneca anche per gli over 65. Il direttore generale della prevenzione nel ministero della Salute, Gianni Rezza, firma la circolare che potrebbe imprimere un ulteriore passo in avanti nel tentativo di rivitalizzare una campagna vaccinale partita con il freno a mano tirato, e sulla cui rimodulazione le riunioni operative a palazzo Chigi si susseguono per velocizzarla. All’ok ad Astrazeneca si aggiunge l’indicazione che, comunque, il siero non è applicabile “ai soggetti identificati come estremamente vulnerabili in ragione di condizioni di immunodeficienza, primitiva o secondaria a trattamenti farmacologici o per patologia concomitante che aumenti considerevolmente il rischio di sviluppare forme fatali di Covid-19”. Per tutte queste persone l’uso preferenziale resta quello di Vaccini a Rna messaggero, quindi i prodotti di Pfizer e Moderna.
DOMANI SARÀ VACCINATO MATTARELLA
Domani mattina tra gli italiani che si sottoporranno alla vaccinazione ci sarà anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato, 80 anni il prossimo luglio, si vaccinerà allo Spallanzani di Roma.
Foto del Ministero della Difesa