Potrebbe rappresentare la svolta nella vaccinazione
La Food and Drug Administration (Fda) degli Stati Uniti ha approvato l’uso di emergenza del vaccino monodose di Johnson & Johnson contro il Covid-19. Dopo aver consigliato l’autorizzazione di questo farmaco venerdì scorso, il vaccino Johnson & Johnson è diventato il terzo accettato negli Stati Uniti insieme a quelli di Pfizer e Moderna. “L’autorizzazione di questo vaccino espande la disponibilità di vaccini, il miglior metodo di prevenzione medica per il Covid-19, ci aiuta nella lotta contro questa pandemia, che ha causato più di mezzo milione di vite negli Stati Uniti”, ha detto il commissario della Fda Janet Woodcock in una dichiarazione. Gli Stati Uniti si aspettano di ricevere il primo lotto di 4 milioni di dosi lunedì prossimo e un totale di 20 milioni entro la fine di marzo, secondo NBC News. Le dosi possono essere conservate a temperature più basse rispetto ad altri vaccini e uno studio clinico mondiale ha dimostrato che il vaccino Johnson & Johnson è efficace al 66% nella prevenzione delle varianti del coronavirus e all’85% nella protezione dei casi gravi.
QUANDO L’ARRIVO IN ITALIA E QUANTI DOSI
L’Ema potrebbe dare l’ok dall’agenzia europea di controllo, l’Ema. Subito dopo l’approvazione dell’Aifa, l’agenzia italiana. Secondo le stime del ministero della Salute dovrebbero arrivarne in 27 milioni entro fine anno. Nel secondo trimestre dell’anno aprile-giugno saranno scaglionate. Secondo alcuni entro marzo potrebbero essere consegnate 5 milioni di fiale e quindi altrettante saranno vaccinate, ma secondo le stime dell’azienda queste cifre sono riferibile entro giugno.
COME FUNZIONA IL VACCINO JOHNSON&JOHNSON
Già a fine luglio il vaccino messo a punto dalla Johnson & Johnson e che oggi è stato approvato dalla Food and drug administration, aveva dato prova di una “forte risposta immunitaria”. Uno studio pubblicato su Nature, rivelava che il vaccino, basato su vettori derivati da adenovirus di serotipo 26 (Ad26) aveva indotto una forte risposta immunitaria come provato dagli “anticorpi neutralizzanti”, riuscendo a prevenire infezioni successive e proteggendo completamente o quasi completamente dal virus i polmoni di primati non umani (NHPs) nello studio pre-clinico. Era stato grazie a questi dati che era stato poi avviato un trial clinico su volontari sani negli Stati Uniti e in Belgio. “Il nostro vaccino contro il SARS-CoV-2 ha dato luogo ad una forte risposta anticorpale e ha fornito una protezione completa o quasi completa con una singola dose”, aveva sottolineato Paul Stoffels, M.D., Vice Presidente del Comitato Esecutivo e Chief Scientific Officer di Johnson & Johnson, sottolineando la peculiarità del siero prodotto dall’azienda rispetto a tutti gli altri: essere pienamente efficace con una sola dose.