Covid in Campania, “è l’ora delle decisioni drastiche”, da lunedì chiuse le scuole

Ad annunciarlo, il Governatore De Luca: «Non possiamo reggere a 2mila positivi al giorno». Coronavirus «più aggressivo nei giovani»

Peggiore la situazione in Campania per la diffusione della Covid. Colpa della variante inglese che sta diventando prevalente in diverse zone, nel Napoletano e anche nell’Agro nocerino. Purtroppo si pagano le irresponsabilità di tantissimi cittadini, migliaia radunati a passeggio e ad assembrarsi, colpa anche delle amministrazioni che hanno fatto poco e in ritardo nell’adottare provvedimenti drastici di chiusura degli spazi di ritrovo. Ora arriva la prevista impennata e bisogna correre ai ripari. Il Governatore De Luca aveva proposto un provvedimento rafforzato per limitare gli spostamenti pubblici, una sorta di zona arancione super in tutta Italia, ma purtroppo, pur di non ammettere di aver avuto torto, a livello nazionale si continua con gli interventi successivi al verificarsi dei picchi. Con buona pace per moltissimi scienziati, con i virologi Galli, Crisanti, Ricciardi che si stanno sgolando da settimane nel chiedere la fine delle mezze misure e provvedimenti più drastici.

LA SITUAZIONE IN CAMPANIA
«Dobbiamo bloccare questa crescita di contagio ha affermato De Luca nella sua diretta Fecebook -. Non si può reggere una situazione nella quale ci sono più di 2mila positivi al giorno. Dovremo prendere decisioni importanti ma necessarie, costi quel che costi. In queste condizioni non è tollerabile nessuna lamentazione e superficialità. Il governo ha deciso di aprire e chiudere, è questa filosofia che ci porta ad avere l’esplosione di contagio. Ormai ci siamo, dovremo prendere decisioni importanti, noi non ci fermeremo di fronte a queste decisioni. Dobbiamo essere uomini ed fare fino in fondo il nostro dovere». In Italia si è deciso «di aprire e di chiudere, di riaprire e poi richiudere: questa filosofia ci porta puntualmente ad avere l’esplosione di contagi. Noi non ci assumeremo la responsabilità di far diffondere il contagio anche fra ragazze e ragazzi di 10, 12, 15 anni. Costi quel che costi. Vi prego di aiutarci con il senso di responsabilità vi chiedo di avere comprensione. Quando si prendono decisioni difficili nessuno lo fa con piacere ma dobbiamo essere uomini e andare fino in fondo… (è importante) che ognuno faccia il proprio dovere per i nostri figli e per i nostri anziani».

SOSPENSIONE DELLE LEZIONI IN PRESENZA
De Luca spiega che «abbiamo registrato, in particolare nelle Scuole di Napoli, la presenza della variante inglese, credo almeno 6 casi tra tutti i positivi… Non credo che dobbiamo aspettare che ci sia un’epidemia diffusa di Covid anche tra i ragazzi di 10, 15, 18 anni, con buona pace di qualche comitato che è sempre pronto a fare ricorsi ai tribunali amministrativi». Il presidente della Giunta campana sottolinea che, nelle scuole, c’è una particolarità in merito alle varianti, il fatto che «hanno un’aggressività maggiore in generale sulla popolazione, ma in particolare sulla popolazione più giovane. Questo è l’elemento che deve preoccuparci».

PERCHÉ LA CHIUSURA DELLE SCUOLE ALLE ATTIVITÀ IN CLASSE
Lo stop alle lezioni in presenza, chiarisce, è legato a due elementi: «Dobbiamo far fronte alle varianti nuove e dobbiamo utilizzare alcune settimane per completare la vaccinazione del personale scolastico… Due motivi chiari che non hanno nulla di ideologico e che sono indifferenti alla logica della lamentela continua». De Luca ringrazia poi i dipendenti della scuola «per il lavoro straordinario fatto in questi mesi, per la capacità di saper gestire didattica in presenza e a distanza, per la pazienza e la professionalità dimostrata anche quando ha dovuto gestire la didattica in presenza al 50%».

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