Progetto Fiume Sarno. La Regione Campania prova a sbloccare la sospensiva

Riportiamo di seguito la dichiarazione del presidente Ventre, del comitato No Vasche.
La Regione ha presentato al Tar i dati relativi allo stato delle acque del fiume che non erano stati valutati dalla commissione di valutazione d’impatto ambientale. Noi non entriamo ancora nel merito della bontà dei dati, ne lo potranno fare i giudici amministrativi. L’assessore Consenza in questo modo spera di annullare la sospensiva in essere. Ma noi semplicemente chiederemo che questi dati debbano essere letti e valutati dalla commissione VIA che ha emesso il parere favorevole alla creazione di 96 ettari di vasche assorbenti e alla realizzazione della seconda foce, sul fiume che ai nostri occhi e non solo, risulta ancora il più inquinato d’Europa. Chiediamo che la commissione sia assuma le proprie responsabilità nell’emettere un giudizio che dovrà tener conto della salute e il deterioramento dell’ambiente in cui vivono di 800.000 abitanti . Sulle responsabilità della commissione ci sarebbe molto da discutere, visto che hanno emesso un giudizio favorevole senza avere gli elementi fondamentali che doveva valutare sarà stata una svista che non è sfuggita ai giudici del Tar; crediamo che su questo punto l’amministrazione Regionale debba trarre le sue conclusioni. E se è vero che i dati, secondo quando riferito dal Prof. Consenza in consiglio Regionale del 31.03.2014, non sono preoccupanti anzi sono quasi tutti nei parametri tabellari del 152/2006, su questo punto nutriamo molto perplessità e lo dimostreremo al momento opportuno. Dato che non siamo solo il comitato che è contro le vasche, ma siamo anche il comitato che vuole la messa in sicurezza del fiume Sarno, invitiamo ancora una volta l’amministrazione a sdoppiare il progetto e la relativa valutazione d’impatto ambientale; una VIA per le vasche e seconda foce sulla quale potremmo discutere e ci opporremo fin all’ultimo ed un altra per il dragaggio e rifacimento degli argini sulla quale ci troveranno favorevoli e loro sostenitori i cui lavori devono partire oggi stesso. Il tempo stringe, anche se il tar non avrebbe bloccato per 15 giorni il progetto, comunque è molto tardi manca ancora il progetto definitivo ed esecutivo, entro il 2015 bisogna completare e rendicontare le opere. Noi non vogliamo perdere 217 milioni per la messa in sicurezza, ma non vogliamo i 217 milioni se questi devono servire a compromettere le falde dell’intera popolazione della Campania. Non vogliamo portare avanti una battaglia amministrativa nella quale ogni giorno che si perde mette in discussione la realizzazione del progetto in quanto il tempo è dalla nostra parte.

Il Presidente Emiddio Ventre

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