Radici storiche, socioeconomiche e politiche, gli input del gruppo
Un gruppo di giovani nocerini ha dato vita al Movimento Autonomo Nocera. Man, questo l’acronimo, nasce da una serie di incontri tenutisi tra i conventi di Sant’Antonio e Sant’Andrea, da ragazzi che si occupano di vari ambiti: dal mondo dell’imprenditoria, all’associazionismo, alle professioni, alla società diffusa. Due i principi fondanti ai quali si sono ispirati: il principio di autodeterminazione dei popoli (Woodrow Wilson) trattato di Versailles 1919 e il libero arbitrio di Erasmo da Rotterdam.
Si tratta di un movimento popolare distinto e distante da logiche partitiche di destra o di sinistra, ritenute oramai superate, il movimento tuttavia non esclude il confronto con nessun partito o altre forze purché al primo posto ci sia Nocera. Nocera non è solo la capitale dell’Agro (luogo comune imposto dalla convenienza politica nel corso degli anni) è un qualcosa in più, Nocera Inferiore è la capitale della valle del Sarno che va dalle pendici di Quindici allo scoglio di Rovigliano, un qualcosa di geograficamente autonomo, diverso sia da Napoli che da Salerno.
Il fine del movimento è quello di recuperare le radici storiche e gloriose di Nocera oltre che recuperare la dignità socioeconomica e politica. Nocera deve e può dialogare con altre realtà territoriali ma a pari dignità. Man nasce dall’idea di un gruppo di ragazzi nocerini che vogliono evitare ad ogni costo che Nocera diventi una colonia salernitana o napoletana.
È stato redatto anche un regolamento interno, oltre ad uno statuto, e sono stati indicati anche dei punti programmatici che presto saranno resi noti. Il gruppo nasce con una struttura orizzontale e non verticale aperta a tutti i nocerini e le nocerine libere, liberi e forti che hanno a cuore solo ed esclusivamente la città di Nocera.