La richiesta degli industriali conservieri per un importante opera che snellirebbe il traffico in vari comuni dell’Agro nocerino e a Sant’Antonio Abate e Pompei. La posizione del Comune, le ultime comunicazioni del Ministero per le infrastrutture e della Società autostrade meridionali
Centinaia di camion ogni giorno, specie durante la stagione di trasformazione del pomodoro, bloccano la viabilità ad Angri e Scafati dove insistono tra gli stabilimenti più importanti del settore conserviero in Italia. E il blocco della viabilità comporta rallentamenti e code anche in altri comuni dell’Agro nocerino. A questo si aggiunge che i mezzi pesanti sono costretti a fare un lunghissimo giro, specie quando arrivano dalla Puglia carichi di pomodori, uscendo ai caselli della A30 di Sarno e soprattutto di Nocera-Pagani, ingolfando la viabilità ordinaria per diversi chilometri e comuni dell’Agro nocerino prima di raggiungere gli stabilimenti angresi, scafatesi o di Sant’Antonio Abate. A pagarne le spese i diversi comuni della zona, compreso Angri. Impensabile, arrivando dalla Puglia, passare da Napoli o da Salerno, per i tempi e le limitazioni delle strade a cui andrebbero incontro i mezzi pesanti.
LA SOLUZIONE
A questo punto diventa urgente l’apertura dello svincolo di collegamento tra la SS268 e l’autostrada A3 Na-Sa. I camion, in questo modo, uscirebbero dall’A30 a Palma Campania, prenderebbero la 268 fino ad Angri in via Stabia ed arrivare in pochissimo tempo ai principali stabilimenti conservieri, con enorme vantaggio per la mobilità dell’Agro nocerino e non solo, le industrie conserviere e soprattutto per l’ambiente. A beneficiarne anche tantissime altre aziende che gravitano nell’area che lavorano in altri settori e che della mancanza di un collegamento tra le due autostrade soffrano da decenni.
IL COMUNICATO DELL’ANICAV
A chiedere con forza l’apertura della svincolo tra la SS268 e l’autostrada A3 Na-Sa è l’Anicav, l’associazione degli industriali conservieri. Questa è un’opera «di cui si attende da anni la realizzazione, rappresenta un’importante arteria di collegamento per la mobilità legata al sistema produttivo conserviero – scrivono dall’Anicav -. L’arteria, infatti, interesserà un numero importante di aziende che operano nell’area e che, in particolare durante la campagna di trasformazione del pomodoro, movimentano milioni di quintali di prodotto fresco dalla Puglia all’Agro Sarnese Nocerino». Il presidente dell’importante associazione di industriali, Antonio Ferraioli, aggiunge: «L’apertura dello svincolo di collegamento tra la SS268 e l’autostrada A3 Na-Sa rappresenta un’opera infrastrutturale che permetterà di superare una serie di criticità che da anni, come settore, subiamo apportando grandi benefici in termini di mobilità». Il direttore di Anicav, Giovanni De Angelis sottolinea: «Lo svincolo rappresenta un’infrastruttura fondamentale per l’Agro Sarnese Nocerino, un’area in cui l’industria conserviera rappresenta un polo di rilevanza nazionale ed internazionale, con la più alta concentrazione di stabilimenti di trasformazione del pomodoro da industria».
IL COMUNE E LA DECISIONE CHE BLOCCA TUTTO
Proprio oggi, il sindaco di Angri, Cosimo Ferraioli, ha ribadito il suo No alla chiusura del casello di Angri Nord (quello storico tra la sua cittadina e Sant’Antonio Abate), che seguirebbe all’apertura di quello dello svincolo e scatena una dura lotta. Per approfondire la posizione del Comune di Angri.
[leggianche]
Una lotta che non è contro l’apertura del nuovo svincolo in sé ma per quello che ne consegue. Una situazione va trovata compendiando i molteplici interessi.
IL MINSITERO PER LE INFRASTUTTURE
La Direzione Generale per la vigilanza sulle concessioni autostradali in questi giorni ha espresso «il proprio nulla osta alla messa in esercizio dell’infrastruttura in oggetto in modalità provvisoria. È fatta in ogni caso salva la chiusura dello svincolo storico di Angri, coerentemente a quanto precedentemente convenuto in sede di Conferenza di Servizi e ribadito nella Convenzione del 05.02.2020». Insomma il Ministero ha dato il suo ok all’intera operazione.
LA SOCIETA’ AUTOSTRADE MERIDIONALI
In una lettera di questi giorni, l’amministratore delegato della Sam, Giulio Barrel, inviata anche alla prefettura di Salerno, ha ricordato che con l’apertura del nuovo svincolo non è previsto presidio di personale nella vecchia stazione autostradale di Angri Nord. E nel ribadire la posizione allega una pregressa corrispondenza tra la società e il Comune. La Sam ha ricordato anche la decisione del Ministero delle Infrastrutture, su Istanza del Comune di Angri, che ha ribadito la necessità di chiudere il casello di Angri Nord. Quanto alla bretella M2, la Sam ha sostanzialmente detto che con lei non c’entra nulla e che quindi qualsiasi decisione del Comune a riguardo non le interessa. Anzi, ricorda che l’Anas ha chiarito che la bretella è stata realizzata come da progetto approvato in sede di conferenza di servizi. A questo punto la misura del sindaco Ferraioli non potrebbe avere fondamento.
LA CONCLUSIONE
Da questo braccio di ferro non si comprende chi sia realmente a beneficiarne. La distanza tra i due caselli è attorno a i due chilometri, per tre o quattro minuti in più di percorrenza (stima Google). La speranza è che non si proceda per posizioni ideologiche o nel non voler cedere da nessuna parte, anche perché qui ci sono da considerare sul campo il contraccolpo al sistema produttivo e all’ambiente e alla mobilità di diversi comuni che sono prioritari.