Nocera Inferiore: Emiddio Ventre (No Vasche) scrive a Caldoro e respinge le critiche

Lettera aperta al Presidente Caldoro: In questi giorni siamo attaccati a più riprese e da più parti, di aver bloccato 210 milioni di euro per aver bloccato i lavori del grande Sarno. Infatti oggi sul Il Mattino è direttamente il Presidente Caldoro a dire:” un ricorso prodotto da alcuni sindaci e gruppi ambientalisti che ha costretto il Tar di Napoli a sospendere i lavori del fiume più inquinato d’Europa”. A queste affermazioni ci sentiamo di fare le seguenti riflessioni: 1. Ci fa piacere che il presidente riconosca che il fiume Sarno o meglio i suoi affluenti Solofrana e Cavaiola sono i più inquinanti d’Europa, peccato che l’Assessore Cosenza e l’Arcadis hanno sempre affermato il contrario . 2. Noi non abbiamo costretto il Tar a bloccare i lavori; il Tar ha semplicemente riconosciuto quello che diciamo da mesi, che nello Studio d’Impatto Ambientale pubblicato il 02/07/2013 non erano presenti i dati relativi allo stato d’inquinamento; purtroppo alle nostre osservazioni presentate all’Arcadis, in data 28/08/2013 ci è stato risposto che a pag. 59 erano presenti 10 anni di monitoraggio. Nonostante abbiamo fatto presente a più riprese che i dati erano mancanti, hanno completamente ignorato le nostre segnalazioni. Forse se a suo tempo qualcuno ci avesse ascoltato, oggi non ci saremmo trovati in queste condizioni. Quindi se ci sono delle responsabilità queste vanno trovate all’interno degli organi regionali. 3. Noi siamo il comitato “No vasche, No inquinamento, Si alla messa in sicurezza del fiume Sarno”, quindi caro presidente anche noi siamo preoccupati per il blocco dei finanziamenti, ma come lei dice il “fiume più inquinato d’Europa” non può essere messo in sicurezza creando 60 ettari di vasche assorbenti deputate a contaminare le falde e a condannare a morte le generazioni presenti e future dell’interno bacino del Sarno. Quindi, come comitato proponiamo di accantonare l’idea della vasche, ma di fare nel breve una variante al progetto ed una nuova Valutazione d’Impatto Ambientale prevedendo lavori di reale messa in sicurezza (dragaggio, ampliamento e rifacimento degli argini), ed allora potrà essere certo che nessun comitato, nessun Tar bloccherà i finanziamenti per esigenze concrete del territorio. Saluti Il presidente Emiddio Ventre

Argomenti:

loading ads