A inviarle il gruppo consiliare “Noi Sempre tra Voi” diretta ai vari Enti
Esondazioni e allagamenti a San Marzano sul Sarno, il gruppo consiliare “Noi Sempre tra Voi” diffida gli Enti preposti a intervenire ad horas per lavori di messa in sicurezza delle aree colpite. Questo il tema della lettera inviata a Regione Campania, Genio Civile di Salerno, Consorzio di Bonifica del Sarno e Comune di San Marzano sul Sarno. «Premesso che il nostro territorio è attraversato da vari corsi d’acqua, fragile da un punto di vista idraulico, e che le forti piogge temporalesche ne provocano un grave dissesto idrogeologico “annunciato”, perché la mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria dei corsi d’acqua determina ogni volta gravissimi danni all’agricoltura, all’ambiente, a edifici ad abitazioni private, con enorme pericolo per la privata e pubblica incolumità – scrive il gruppo consiliare marzanese, con Colomba Farina, Vincenzo Marrazzo e Maria Calenda -. Considerato che la problematica è antica e le varie richieste di intervento succedutesi nel tempo, non hanno mai portato alcun esito risolutivo, piuttosto ci si limitava a dispendiosi interventi di somma urgenza, poco duraturi, ripresentandosi ad ogni alluvione le stesse criticità e le medesime carenze nella manutenzione, nella prevenzione e soprattutto nella inefficienza dell’azione». Il gruppo chiede agli Enti interpellati, ognuno nelle rispettive competenze, a mettere in campo azioni immediate per difendere e mettere in sicurezza il territorio di San Marzano sul Sarno e le tantissime famiglie danneggiate e rimaste sole ed isolate. «Oramai non c’è più tempo di lungaggine burocratiche – aggiungono i tre consiglieri -, i lavori di messa in sicurezza, di straordinaria manutenzione, non possono più essere rimandati, sono interventi necessari, urgenti ed indifferibili per garantire un livello minimo di sicurezza. Chiediamo risposte certe e concrete sia a livello politico che gestionale; per un amministratore la preoccupazione e la responsabilità’ più grande è la sicurezza delle persone».
[leggianche]
Il gruppo consiliare di opposizione ritiene necessari lavori pubblici di messa in sicurezza, l’esecuzione del dragaggio, previa la rimozione dei rifiuti ammassati ad ogni pioggia e trasportati dalle acque a monte dell’Alveo comune nocerino. «Vista l’urgenza di mettere in sicurezza il territorio con opere necessarie ad evitare il ripetersi di ingenti danni provocati dal grave disseto idrogeologico , vista la nota aggravante che tali opere pubbliche sono state già programmate, progettate e addirittura finanziate invitiamo, diffidiamo e mettiamo in mora Regione, Genio Civile, Consorzio di Bonifica e Comune a provvedere con massima urgenza a degli interventi di messa in sicurezza così come dai progetti esistenti, finanziati e mai realizzati, al fine di garantire il ripristino delle normali condizioni di sicurezza e prevenire ulteriori danni, oltre a risarcire tutti quei danni già ingiustamente subiti, in particolare anche quelli dell’alluvione del 3 novembre 2019, per cui, a causa di persistenti piogge ed eccezionali avversità atmosferiche sondarono il fiume Sarno, l’Alveo comune nocerino e i diversi canali che attraversano il territorio, è stato provocato un disastro ambientale al punto tale da richiedere lo stato di calamità naturale con delibera di giunta comunale numero 128 del 2019 e trasmessa alla Regione Campania con nota del 11 novembre 2019, con i dovuti allegati e verbali di sopralluogo degli incaricati della Protezione Civile regionale. A tutt’oggi, però, non c’è nessun riferimento in merito alla richiesta di calamità naturale e non si è ancora provveduto a risarcire i danni subiti. Ora non c’è più tempo. I cittadini sono provati, stanchi, arrabbiati e saturi non solo dell’acqua che esonda, allaga e provoca ingenti danni, ma soprattutto sono stanchi, arrabbiati e saturi dell’immobilismo e lungaggini burocratiche da parte delle autorità competenti. Ci auspichiamo che si riporti la sicurezza e la serenità al nostro territorio che non merita di subire danni da anni per incuria e noncuranza da parte delle Istituzioni che sono competenti. Non c’è più tempo. Serve un intervento concreto, urgente e radicale. Burocrazia zero, semplificazione delle procedure. Volere è potere anche per le istituzioni».