Lunedì prossimo, alle ore 16, nella Chiesa di Sant’Ignazio a Roma, la presentazione del libro-denuncia
A dieci anni dall’omicidio di Angelo Vassallo un volume-denuncia per far luce sulla morte del Sindaco Pescatore. Dieci anni di silenzi, omertà, depistaggi sotto l’ombra inquietante di istituzioni deviate, da quel lontano 5 settembre 2010, quando il sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, viene ammazzato con nove colpi di pistola. Con lui, muore il sogno di un territorio libero dalla criminalità organizzata, dal traffico di stupefacenti, dagli abusi edilizi. Libro presentato in anteprima nazionale lo scorso 5 settembre in occasione del decennale in un luogo simbolo, il Porto di Acciaroli, e che a Roma aprirà nuove prospettive e nuovi orizzonti, attraverso il confronto con l’attore Ettore Bassi, protagonista in passato dello spettacolo teatrale “Il sindaco pescatore”, monologo ispirato alla figura di Angelo Vassallo, modello di rigore e rispetto delle leggi nel tentativo di preservare la bellezza di uno dei luoghi più incantevoli del Cilento. Un dialogo denso partendo dal libro “La Verità Negata” arricchito dalla presenza del direttore de “Il Messaggero” Massimo Martinelli, del vice direttore de “Il Fatto Quotidiano” Marco Lillo, della giornalista dell’ “HuffPost” Federica Olivo, dello scrittore e drammaturgo Edoardo Erba, che si confronteranno con gli autori Dario Vassallo, fratello del Sindaco Pescatore e presidente della Fondazione Angelo Vassallo, e Vincenzo Iurillo, co-autore e giornalista de “Il Fatto Quotidiano”. La moderazione sarà affidata all’editor e agente letterario Gianluca Zanella. Tutto l’evento, accompagnato anche dalla diretta streaming, è promosso in sinergia con la Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore.
«No, non ho paura. Voglio vivere da uomo libero e spero di non morire cercando ancora la verità – si legge in un estratto del libro – Con la mia macchina ho percorso oltre 200.000 chilometri, che sommati a quelli percorsi con la macchina di mio suocero, a quelli fatti in treno e in aereo, a quelli compiuti da mio fratello Massimo, assommano sicuramente a più di un milione. Di questo milione di chilometri, ogni centimetro è servito per cercare la verità». IL LIBRO A 10 ANNI DALL’OMICIDIO. Da quel 5 settembre 2010, giorno in cui è stata strappata la vita ad Angelo Vassallo in un agguato organizzato da menti criminali, anche la vita di Dario Vassallo e dei suoi familiari è cambiata per sempre. Dario non solo ha scritto il primo libro “Il sindaco pescatore” – da cui sono stati tratti uno spettacolo teatrale e una fiction televisiva che hanno toccato il cuore tutta l’Italia – ma con la Fondazione Angelo Vassallo ha percorso in lungo e in largo la nostra penisola, raccontando la vicenda umana e politica del fratello, generando ovunque una “grande onda” di commozione. A distanza di dieci anni da quel 5 settembre è stato dato alle stampe il nuovo libro “La verità negata”, con cui Dario Vassallo continua il suo faticoso percorso di ricerca della verità, di ricomposizione dei tasselli di un mosaico intricato, esponendosi in prima persona, non stancandosi mai di raccontare che un altro modo di fare politica è possibile, che si può essere virtuosi, coraggiosi, umani, come era Angelo.
Dieci anni all’instancabile ricerca della verità raccontati dalla viva voce di Dario Vassallo, fratello del sindaco pescatore, che sacrificando la propria professione, sottraendo tempo ai propri affetti, ha percorso l’Italia in lungo e in largo, ha incontrato persone, ha scavato a piene mani nel torbido, restando spesso impantanato nel fango delle bugie, dei voltafaccia, dei tradimenti. In questo viaggio, con ostinata caparbietà, Dario, insieme al giornalista del Fatto Quotidiano Vincenzo Iurillo che ha seguito il caso dall’inizio, ha raccolto frammenti di verità, ha ricomposto i pezzi. “La Verità Negata” (edito da PaperFirst) vuole essere allo stesso tempo un diario e un atto di accusa, un prezioso documento storico e un muro della vergogna». Nel libro Dario Vassallo scrive: «Vincere non è certo cambiare il paese, non tocca a noi farlo, ma con la nostra azione siamo riusciti ad arrivare alla coscienza di milioni di italiani e, attraverso questa grande onda di legalità, arriveremo a chi ha ucciso Angelo. Vinceremo».