Severa situazione pandemia in Italia. Nuove regioni rosse. De Luca attacca il Governo

Niente liberi tutti neanche a Natale. In Campania che da domenica sarà zona rossa, superati i 100mila positivi al nuovo coronavirus dall’inizio della pandemia e oggi si contabilizzano altre 40 decessi. Aumentano i contagi in Italia ma c’è un timido miglioramento. Scende sotto il 4% la letalità della malattia. Cosa si può fare nelle regioni rosse, arancioni e gialle. Novità importanti sui vaccini. La classifica delle provincie con più infette in percentuale in Italia (al di sopra del 2%). I dati dal mondo con un boom di contagiati e morti. L’approfondimento

CONTAGI IN ITALIA
Dall’inizio della pandemia: 1.107.303, oggi +40.902, +3,84%
Attualmente positivi: 663.926, oggi +28.872, +4,55%
Morti: 44.139, oggi +550, +1,26%
Guariti dall’inizio della pandemia: 399.238, oggi 11.480, +2,96%
Popolazione infettata in Italia 1,835%
Letalità 3,99%.

Situazione Covid 19 in tutte le regioni italiane
Aumentano del 3,83% (ieri era stato +3,69%) il numero dei positivi in Italia dall’inizio della Pandemia, ma oggi si sfonda il tetto di 40.902 infetti, grazie all’elaborazione di 254.908 tamponi (ieri 234.672). Sostanzialmente stabile il rapporto positivi/tamponi 16,04% contro il 16,18%. Ricoverati con sintomi +1.041 (30.914); terapie intensive +60 (3.230). In Lombardia e Piemonte i numeri fanno paura. L’Rt, l’iondice di contagiosità diminuisce ma deve scendere sotto l’1. La situazione è ancora severa e per Natale niente “liberi tutti”. Nuovi casi, infatti, soprattutto in Lombardia 10.634, Piemonte 5.258, Campania 4.079, Veneto 3.605, Lazio 2.925, Toscana 2.478, Emilia Romagna 2.384, Sicilia 1.707, Puglia 1.350 e Liguria 1.209.
Scontro politico tra il Governatore della Campania e il Governo. Le accuse di De Luca (link video), il contrattacco del ministro Di Maio e la difesa di Zingaretti. VEDI SEZIONE CAMPANIA
L’analisi dei dati al punto n.1 e n.2 della sezione approfondimenti

Le regioni rosse e arancioni
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha scritto: «Ho appena firmato un’ordinanza che istituisce due nuove aree rosse (Campania e Toscana) e tre nuove aree arancioni (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche). So che stiamo chiedendo ancora sacrifici, ma non c’è altra strada se vogliamo ridurre il numero dei decessi, limitare il contagio ed evitare una pressione insopportabile sulle nostre reti sanitarie. Ce la faremo. Ma è indispensabile il contributo di tutti». Dal primo minuto di domenica saranno in zona Rossa saranno sempre Lombardia, Calabria, Valle d’Aosta, Provincia di Bolzano, Piemonte ma si aggiungeranno Campania e Toscana. In zona arancione sono già Basilicata, Puglia, Abruzzo, Liguria, Sicilia e Umbria e da domenica ci saranno anche Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche. Tutte le altre regioni rimarranno in zona gialla.

Cosa si può o si deve fare nelle varie zone
Gialla. Libertà di movimento tra i comuni e fuori regione, obbligo di rientro a casa prima delle 22 e di uscita dopo le 05 (dalle 22 alle 05 si può uscire solo comprovate esigenze di lavoro, salute e emergenze con autocertificazione a seguito. Bar, pub, ristoranti, pizzerie aperte fino alle 18, dalle 18 alle 22 possibile solo l’asporto e il delivery (le consegne a domicilio) e dopo le 22 soltanto il delivery. No a cinema, teatri, musei e mostre. Tutti i negozi aperti. Nei giorni festivi chiusi i centri commerciali tranne i reparti alimentari, le edicole e le farmacie all’interno.
Arancione.
Non si può entrare o uscire dalla regione e dal proprio comune. Anche qui vale l’eccezione, previa autocertificazione vale per comprovate esigenze di lavoro, studio, salute». Possibile accompagnare i figli a scuola dove è possibile didattica in presenza. Aperti tutti i negozi, tranne bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie che possono fare solo consegna a domicilio. Rientro a casa e uscita come nella zona gialla.
Rossa.
Ci si può muovere soltanto per «comprovate esigenze» per motivi di lavoro, salute e emergenze anche nel proprio comune. Si esce di casa solo per fare la spesa, andare a lavoro o altre necessità, con autocertificazione a seguito. Si possono accompagnare i figli a scuola. Aperte solo fino alle scuole medie: in Campania nessuna scuola è aperta. Tutti i negozi chiusi tranne alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccai, edicole, parrucchieri e barbieri. Chiusi bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie ma è consentito il delivery fino alle 22. I mercati sono chiusi, «salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari». Stop all’attività fisica anche all’esterno, tranne attività motoria in forma individuale e in prossimità della propria abitazione».

NOVITA’ VACCINI
Da La Repubblica. L’ottimismo di Fauci: Sta arrivando la cavalleria
LONDRA – “La cavalleria”, cioè il vaccino, “sta arrivando”. È la promessa, che sparge ottimismo, del dottore più famoso d’America, Anthony Fauci, a capo della task force contro il coronavirus negli Stati Uniti. Continua a leggere LINK

LE PROVINCIE CON MAGGIORI INFETTI IN ITALIA
Oltre il 3% della popolazione dall’inizio della pandemia: Aosta 3,871%, Monza Brianza 3,540%, Milano 3,494%, Varese 3,185%, Piacenza 3,071%, Como 3,064%, Lodi 3,013%, Cremona 3,006%, Provincia autonoma di Bolzano 3,004%.
Oltre il 2%: Genova 2,961%, Torino 2,859%, Belluno 2,764%, Pavia 2,729%, Cuneo 2,561%, Vercelli 2,540%, Asti 2,507%, Prato 2,499%, Pisa 2,474%, Lecco 2,433%, La Spezia 2,422%, Alessandria 2,416%, Reggio Emilia 2,354%, Novara 2,374%, Biella 2,299%, Sondrio 2,290%, Brescia 2,194%, Provincia autonoma di Trento 2.191%, Trieste 2,179%, Verbano-Cusio-Ossola 2,174%, Firenze 2,161%, Treviso 2,124%, Arezzo 2,099%, Pistoia 2,099%, Napoli 2,087%, Massa Carrara 2,084%, Caserta 2,082%, Mantova 2.072%, Imperia 2,009%.

CAMPANIA
Dati
Positivi del giorno: 4.079 (+408)
di cui:
Asintomatici: 3.570
Sintomatici: 509
Tamponi del giorno: 25.510
Totale positivi: 104.065 (pari al 1,799% della popolazione residente)
Totale tamponi: 1.221.582
Deceduti: 40 (tra il 7 e il 12 novembre)
Totale deceduti: 967
Guariti: 878
Totale guariti: 19.878

Report posti letto su base regionale:
Posti letto di terapia intensiva disponibili: 656
Posti letto di terapia intensiva occupati: 183
Posti letto di degenza disponibili: 3.160
Posti letto di degenza occupati: 2.153

«Fatti salvi 3-4 ministri non è un governo. Anziché andare allo sbaraglio sarebbe meglio avere un Governo che non produca il caos che è stato prodotto in Italia. In queste condizioni meglio mandare a casa il Governo».
Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in diretta Fb. “Se bisogna stare al governo con questi personaggi sarebbe meglio mandare a casa questo governo – aggiunge – perchè non è tollerabile, ho detto a qualche esponente del Pd, alcun rapporto di collaborazione con ministri come Spadafora che ha raccontato bestialità o con il signore di cui ho fatto il nome (Luigi Di Maio, ndr) che ho sfidato ad un dibattito pubblico già anni fa e rinnovo l’invito in diretta tv sperando che non faccia il coniglio come ha fatto nei 3-4 anni precedenti”. E sempre a proposito di Luigi Di Maio e delle sue dichiarazioni sulla Campania dichiara: “Di Maio era quello che ha criticato la nostra scelta degli ospedali modulari perché secondo lui si sprecava denaro pubblico. E’ uno degli esponenti di Governo che avrebbe dovuto impegnarsi per fare arrivare il personale medico. Voleva continuare a tenere il commissario in Campania, così avremmo fatto la fine peggio della Calabria. E parla, parla. Mi voglio fermare perché il solo nome di questo soggetto mi procura reazioni di istinto che vorrei controllare almeno per le prossime ore”. Poco prima della decisione del governo di rendere la Campania, insieme alla Toscana, zona rossa, De Luca aveva detto: “Prenderemo provvedimenti rigorosi sul Lungomare di Napoli, le strade della movida, dovunque andremo avanti senza guardare in faccia nessuno. Se il Governo assumerà misure di rigore dico meglio tardi che mai”. “Noi eravamo per chiudere tutto ad ottobre, per un mese, per avere una operazione di fermo del contagio e che ci avrebbe fatto stare tranquilli a Natale. Da sempre abbiamo avuto una linea di rigore più degli altri, da soli. Il Governo ha fatto un’altra scelta, ha deciso di fare iniziative progressive, di prendere provvedimenti sminuzzati, facendo la scelta della cosiddetta risposta proporzionale, più aumenta contagio più prendiamo provvedimenti. Una scelta totalmente sbagliata, perché il contagio non aumenta in modo lineare, ma esponenziale”, sottolinea De Luca. “Questa scelta del Governo – aggiunge – ha fatto perdere due mesi preziosi, nel corso dei quali abbiamo avuto un incremento drammatico di contagi e decessi”. Definisce una “scelta scriteriata la divisione in zone dell’Italia”. E torna a parlare della scuola: “Hanno deciso che bisognava tenerle aperte. Ricordate le dichiarazioni della Azzolina supportate dal presidente del Consiglio. Ora hanno fatto ciò che noi abbiamo fatto un mese fa e nessuno ha chiesto scusa”. E il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ribatte in una nota: ‘Sembra che ieri in conferenza Stato-Regioni il Presidente De Luca abbia improvvisato una sceneggiata napoletana rifiutando ogni tipo di aiuto del governo, dai militari al supporto di medici e ospedali fino alla protezione civile. Sembra che per lui in Campania vada tutto bene e che non ci sia bisogno di aiuti. In Campania c’è chi muore da solo accasciato nei bagni degli ospedali o chi viene persino curato in auto. Non so se il presidente De Luca stia nascondendo qualcosa, ma di certo non serviva attendere i dati per dichiarare la massima allerta in Campania viste le scene di questi giorni nei pronto soccorso. Il problema è che a pagare i suoi errori non è lui in persona, ma sono i campani, tra l’altro è la mia terra, la mia gente. Questo il governo non può permetterlo”. Positivo invece il commento del segretario del Pd e presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti che a ‘Oggi è un altro giorno su Rai 1’ osserva: “Da collega a collega dico che Vincenzo De Luca, un merito l’ha avuto: ha lanciato l’allarme per primo in questa seconda ondata. Fino a venti giorni fa c’era una narrazione sbagliata della situazione, io ho litigato e sono stato insultato perché ho vietato il pubblico agli internazionali di tennis. Quando chiedevamo prudenza sembravamo matti”.

PER PROVINCIA
Napoli 64.346, +2.350 (+3,79%), rapporto infetti rispetto alla popolazione residente 2,087%
Caserta 19.201, oggi +606 (+3,26%), rapporto infetti rispetto alla popolazione residente 2,082%
Salerno 11.750, oggi +573 (+5,13%), rapporto infetti rispetto alla popolazione residente 1,075%
Avellino 5.096, oggi + 78 (+1,55%), rapporto infetti rispetto alla popolazione residente 1,231%
Benevento 1.665, oggi +90 (+5,71%), rapporto infetti rispetto alla popolazione residente 0,607%
In aggiornamento 2.006 (numero altissimo che vuol dire nei prossimi giorni mille positivi in più divisi sulle varie province).

CONTAGI NEL SALERNITANO
Oggi altri 573 casi, la provincia di Salerno procede purtroppo nella corsa del coronavirus.
iscriviti-al-nostro-canale-telegram-rtalive

CONTAGI NEL MONDO
I DATI
Contagiati nel mondo dall’inizio della pandemia: 53.185.917, oggi + 629.166
Morti: 1.312.981, oggi +22.554
Regioni OMS
Europa
(Ultimi dati OMS, inclusa Italia, fonte Dashboard Who European Region, 12 Novembre ore 10.00 am)
• 14.220.511 casi confermati
• 328.532 morti
(Ultimi dati, inclusa Italia, fonte Dashboard ECDC, 13 Novembre 2020)
• Francia casi confermati 1.898.710 morti 42960
• Spagna casi confermati 1.437.220 morti 40.461
• Regno unito casi confermati 1.290.195 morti 50.928
• Italia casi confermati 1.066.401 morti 43.589
• Germania casi confermati 751.095 morti 12.200
America
(Ultimi dati OMS. Fonte: Health Emergency Dashboard, 13 Novembre ore 10.13 am)
• 22.438.205 casi confermati
• 669.493 morti
Sud Est Asiatico
• 9.908.674 casi confermati
• 152.557 morti
Mediterraneo orientale
• 3.477.254 casi confermati
• 88.431 morti
Africa
• 1.380.175 casi confermati
• 31.089 morti
Pacifico Occidentale
• 787.994 casi confermati
• 16.280 morti

Così nei singoli Stati alle ore 23.50 italiane:
10.693.773 Stati Uniti, 8.728.795 India, 5.781.582 Brazil, 1.915.428 France, 1.865.395 Russia, 1.458.591 Spain, 1.321.031 United Kingdom, 1.284.519 Argentina, 1.174.012 Colombia, 1.107.303 Italy, 991.835 Mexico, 930.237 Peru, 772.822 Germany, 746.945 South Africa, 738.322 Iran, 665.547 Poland, 528.030 Chile, 527.808 Ukraine, 520.393 Belgium, 514.496 Iraq, 457.735 Indonesia, 450.392 Czechia, 443.513 Netherlands, 428.965 Bangladesh, 407.939 Turkey, 404.713 Philippines, 352.601 Saudi Arabia, 352.296 Pakistan, 343.725 Romania, 322.695 Israel, 287.447 Canada, 282.336 Morocco, 257.135 Switzerland, 206.353 Nepal, 204.664 Portugal, 191.228 Austria, 178.674 Ecuador, 177.355 Sweden, 147.961 United Arab Emirates, 143.352 Panama, 142.889 Bolivia, 136.555 Jordan, 135.650 Kuwait, 135.367 Qatar, 132.554 Dominican Republic, 131.887 Hungary, 122.123 Costa Rica, 119.442 Oman, 119.129 Kazakhstan, 115.360 Japan, 114.383 Armenia, 114.123 Guatemala, 111.622 Belarus, 110.095 Egypt, 102.607 Lebanon, 101.757 Ethiopia, 101.468 Honduras, 96.140 Venezuela, 91.789 China, 90.725 Bulgaria, 87.361 Moldova, 84.349 Bahrain, 83.796 Slovakia, 78.978 Croatia, 77.668 Tunisia, 77.264 Serbia, 73.154 Georgia, 72.628 Libya, 71.580 Azerbaijan, 69.754 Uzbekistan, 69.675 Greece, 69.653 Paraguay, 69.625 Bosnia and Herzegovina, 68.193 Kenya, 67.099 Ireland, 66.734 Burma, 65.975 Algeria, 65.454 Kyrgyzstan, 64.728 Nigeria, 61.514 West Bank and Gaza, 60.515 Denmark, 58.114 Singapore, 52.385 Slovenia, 50.018 Ghana, 45.095 Malaysia, 44.898 North Macedonia, 42.969 Afghanistan, 36.195 El Salvador, 31.878 Lithuania, 28.133 Korea, South, 27.851 Kosovo, 27.680 Australia, 27.485 Norway, 26.701 Albania, 26.109 Montenegro, 25.931 Luxembourg, 22.583 Cameroon, 20.882 Cote d’Ivoire, 18.858 Finland, 17.223 Madagascar, 17.093 Zambia, 16.191 Sri Lanka, 15.755 Senegal, 15.402 Uganda, 14.401 Sudan, 14.227 Mozambique, 13.372 Namibia, 13.228 Angola, 12.537 Guinea, 12.112 Maldives, 11.692 Congo (Kinshasa), 11.534 Tajikistan, 9.836 Latvia, 9.741 Cabo Verde, 9.723 Jamaica, 9.160 Haiti, 9.048 Gabon, 8.765 Zimbabwe, 8.225 Botswana, 7.900 Mauritania, 7.796 Malta, 7.541 Cuba, 7.148 Estonia, 7.124 Bahamas, 6.646 Cyprus, 6.552 Syria, 6.076 Eswatini, 5.962 Malawi, 5.930 Trinidad and Tobago, 5.725 Andorra, 5.661 Nicaragua, 5.641 Djibouti, 5.379 Congo (Brazzaville), 5.319 Rwanda, 5.261 Suriname, 5.170 Iceland, 5.104 Equatorial Guinea, 4.888 Central African Republic, 4.662 Guyana, 4.596 Belize, 4.301 Somalia, 3.861 Thailand, 3.795 Uruguay, 3.792 Mali, 3.698 Gambia, 2.960 South Sudan, 2.844 Benin, 2.605 Togo, 2.586 Burkina Faso, 2.419 Guinea-Bissau, 2.387 Sierra Leone, 2.071 Yemen, 2.041 Lesotho, 1.995 New Zealand, 1.578 Chad, 1.491 Liberia, 1.282 Niger, 1.256 Vietnam, 1.253 San Marino, 963 Sao Tome and Principe, 928 Liechtenstein, 712 Diamond Princess (la nave da crociera), 623 Burundi, 599 Papua New Guinea, 597 Taiwan, 574 Comoros, 540 Monaco, 509 Tanzania, 493 Eritrea, 470 Mauritius, 412 Mongolia, 369 Bhutan, 301 Cambodia, 249 Barbados, 160 Seychelles, 156 Saint Lucia, 148 Brunei, 133 Antigua and Barbuda, 78 Saint Vincent and the Grenadines, 68 Dominica, 35 Fiji, 32 Grenada, 30 Timor-Leste, 27 Città del Vaticano, 24 Laos, 19 Saint Kitts and Nevis, 16 Solomon Islands, 10 Western Sahara, 9 MS Zaandam, 1 Marshall Islands.

L’APPROFONDIMENTO
1.
L’ANALISI DEI DATI
Da Il Sole 24 ore: «I timidi segnali positivi degli ultimi giorni vengono troppo spesso utilizzati in modo errato per ipotizzare allentamenti. Proviamo a fare chiarezza, basandoci sui numeri che sono asettici quando non vengono costretti a mentire. La curva del contagio non è in calo: per ora stiamo osservando solo un rallentamento della crescita, non un’inversione di tendenza. I nuovi casi (periodo 6-12 novembre) sono stati 241.544 (33.243 più della settimana precedente, variazione +15,95%). Discorso analogo per i dati sull’occupazione dei posti letto ospedalieri: +6.617 nello stesso periodo in area medica (+28,45% sul valore totale del 5 novembre); +779 in terapia intensiva (+32,58%). Allo stesso modo l’indice Rt (calcolato con il metodo istantaneo Kohlberg-Neyman modificato, per ottenere una migliore rappresentatività del tempo che intercorre tra infezione e manifestazione della positività) sta rapidamente ripiegando: alla sera del 12 novembre era 1.31 per l’Italia (1.36 il giorno precedente); 1.21 in Lombardia (da 1.28); 1.05 a Milano città (da 1.09). Segnali importanti, che tuttavia non devono essere usati come un drappo rosso per distrarre dal vero obiettivo: diminuire la pressione sugli ospedali e riportare, e poi mantenere nel tempo, il valore di Rt sotto la soglia di 1.0. Qualsiasi valore sopra questa soglia è rappresentativo di una crescita del contagio e di una ricaduta conseguente su un sistema sanitario ormai vicino al collasso. In questa fase è inutile e fuorviante parlare di possibili allentamenti, o pensare di attuarli non appena l’indice Rt tornerà sotto 1.0: l’unico risultato sarebbe riportarlo rapidamente sopra questo livello e far riprendere la corsa del virus. Cosa evidentemente ben nota in Francia: dove, con un Rt sotto quota 1.0 dal 6 novembre scorso, il lockdown leggero verrà proseguito per “almeno” altre due settimane. E dove, nonostante il lockdown, l’inerzia dei valori passati di Rt ha fatto crescere il tasso di occupazione delle terapie intensive dal 60% del 28 ottobre fino al 96,6% del 12 novembre».
2. L’ANALISI DEI DATI 2
Dall’Ansa: «Continua a crescere i casi, sono 40.902 i contagiati dal coronavirus individuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Sono state 550 le vittime di Covid nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute.Record di tamponi nelle ultime 24 ore: sono 254.908, circa ventimila più del giorno prima. Il rapporto tra positivi e test resta costante al 16%. Sono oltre 30 mila i ricoverati con sintomi da Covid in reparti ordinari in Italia: con l’aumento di 1.041 unità nelle ultime 24 ore.
Venti Regioni/PA sono classificate a rischio alto e una a rischio moderato con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese, “configurando di fatto su tutto il territorio nazionale un rischio elevato di epidemia”. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.
Nel periodo 22 ottobre-4 novembre 2020, l’indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,43. Si riscontrano valori medi di Rt superiori a 1,25 nella maggior parte delle Regioni/PA italiane e superiori a uno in tutte Regioni/PA. L’epidemia in Italia, seppur intensificandosi per gravità a causa di un aumentato impatto sui servizi assistenziali, mostra una lieve riduzione nella trasmissibilità rispetto alla settimana precedente che, sebbene ancora molto elevata, potrebbe costituire un segnale precoce di impatto delle misure di mitigazione.
“Necessaria una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone in modo da alleggerire la pressione sui servizi sanitari. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile”. E’ quanto stabilisce il consueto monitoraggio dell’Iss analizzando i dati epidemiologici della settimana. “Si ribadisce la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi”.
Emergono “forti criticità dei servizi territoriali e il raggiungimento attuale o imminente, in un numero crescente di Regioni/PA, delle soglie critiche di occupazione dei servizi ospedalieri. Ciò interessa l’intero territorio nazionale. 12 regioni all’11/11/2020 avevano superato almeno una soglia critica in area medica o Terapia intensiva. Nel caso si mantenga l’attuale trasmissibilità, quasi tutte le Regioni/PA hanno una probabilità maggiore del 50% di superare almeno una di queste soglie entro il prossimo mese”. “Abbiamo 2-3 settimane di tempo per valutare cosa avverrà: si potrebbe anche decidere di allentare queste misure, o di chiudere ulteriormente. Abbiamo attivato una serie di misure proporzionate alla circolazione del virus nelle specifiche aree d’Italia. Se queste vengono rispettate, saremo in grado di evitarlo. Se non ci dovessimo riuscire, tutte le regioni diverrebbero rosse, e di fatto il lockdown generalizzato si realizzerebbe nei fatti”, ha detto Walter Ricciardi, consulente del ministro della salute. Questa settimana si osserva un ulteriore forte incremento dei casi che porta l’incidenza negli ultimi 14 giorni a 648,33 per 100.000 abitanti nel periodo 26/10/2020-08/11/2020 (contro 523,74 nel periodo 19/10/2020-01/11/2020). L’aumento di casi è diffuso in tutto il Paese.
“Per i primi mesi del 2021 dovremmo avere almeno 2 vaccini, forse anche 3 o 4. Questo è un dato già importante, perché significa che avremmo più aziende che possono produrlo e maggiore capacità per la diffusione. Bisognerà anche capire se la loro immunità sia duratura o transitoria. Personalmente sono contrario a rendere obbligatorio il vaccino negli adulti, personale sanitario a parte. Ma se questo vaccino sarà obbligatorio dipenderà da una scelta politica”, ha detto Ricciardi. “Il numero di casi di Covid-19 nel nostro Paese è salito a 650 per 100mila abitanti, anche se questa settimana l’Rt sembra essere leggermente diminuito da 1,7 a 1,4, ma si trova comunque sia al di sopra di 1 e questo rappresenta solo un primo segnale di una diminuzione della trasmissione che potrebbe essere attribuita ai provvedimenti che sono stati sinora presi. Purtroppo però il virus circola in tutto il paese”. Lo afferma in un videomessaggio il direttore del dipartimento Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza. Il calo dell’Rt è testato accolto con favore dal ministro della Salute Roberto Speranza. “La circolazione del virus è molto significativa nel nostro Paese ma oggi arriva una primissima notizia confortante perchè l’Rt scende da 1,7 a 1,4 ma questo non basta e abbiamo bisogno di portarlo nel più breve tempo possibile sotto l’1, perchè ciò significherà salvare più vite umane e ridurre i contagiati, alleviando il peso delle nostre strutture sanitarie”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza al Tg1, sottolineando che a tal fine è fondamentale il contributo di tutti».

iscriviti-al-nostro-canale-telegram-rtalive

loading ads