Ex operaio, originario di Caltanissetta, il trait d’union
Traffico di droga tra la Campania e la Sicilia, via Mercato ortofrutticolo Pagani – Nocera. È quanto emerso dall’operazione condotta dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Ragusa, che ha dato esecuzione, ieri mattina, ad un’ordinanza di misura cautelare emessa dal Gip siciliano su richiesta della Procura della Repubblica ragusana, nei confronti di 5 persone, tutti cittadini italiani, ritenuti responsabili di aver gestito una rete di spaccio nell’area del vittoriese, grazie al contatto con organizzazioni criminali campane. In particolare, gli stupefacenti venivano forniti da V.M di Giugliano, ma residente a Qualiano in provincia di Napoli, all’ex operaio del mercato Pagani – Nocera G.C. originario di Niscemi in provincia di Caltanissetta e residente a Capaccio. Quest’ultimo è stato raggiunto dalla misura di custodia cautelare domiciliare, mentre il qualianese è finito in carcere. Oltre i due campani, i complici della rete, che agiva nel vittoriese, sono: G.G. di Vittoria con misura cautelare in carcere, S.A. di Vittoria con obbligo di dimora nel comune di residenza e G.C. di Vittoria anch’egli con obbligo di dimora. Sono state, inoltre, eseguite 12 perquisizioni domiciliari in Sicilia nei Comuni di Vittoria, Cosimo e Scicli e in Campania nelle città di Qualiano e Capaccio. In totale sono state denunciate 18 persone ritenute a vario titolo coinvolte nell’attività di spaccio, di cui tre arrestate in flagranza di reato. In linea generale, il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Ragusa, dopo 8 mesi di indagine, ha posto sotto sequestro, in vari interventi, oltre 105 Kg di marijuana e 15 kg di hashish. “È stata un’operazione che ha visto quale anello di collegamento, di trait d’union, l’operaio del Mercato ortofrutticolo di Pagani – Nocera della provincia di Caltanissetta, ormai ex dipendente, con il fornitore di droga di Giugliano, originario di Qualiano. Gli stupefacenti, dopo essere passati per il mercato, in questo rapporto di intermediazione, venivano caricati per essere trasportati poi in Sicilia”, hanno dichiarato dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Ragusa, i referenti dell’operazione.
In sostanza, dalle ricostruzioni, è emerso che a capo dell’illecita filiera è stato individuato quale fornitore principale V.M., un noto pregiudicato originario di Giugliano in Campania e vicino a clan camorristici della zona. La sostanza stupefacente destinata a Vittoria – 15 Kg. di hashish – veniva ritirata presso il mercato Ortofrutticolo di Pagani (SA), grazie anche alla intermediazione di G.C. (del ’70), soggetto stabilmente operante nella zona, adoperatosi in prima persona sia per la consegna che per la riscossione delle somme dovute. In questa fase un importante ruolo di “agevolatore” è stato rivestito anche da G.C. (del ’73), referente di un’azienda agro–alimentare di Vittoria. Le indagini, relative all’intera operazione, sono nate da due episodi di minuto spaccio avvenute nel vittoriese dopo un servizio di controllo. Da qui sono stati analizzati i tabulati telefonici di due utenze intestate ad extracomunitari, una di queste ha condotto ad una donna di Cosimo, arrestata in provincia di Cosenza dai carabinieri, ed in possesso di circa 5kg di marijuana destinata al mercato clandestino vittoriese. Costei, in seguito ad accertamenti, è risultata essere il trasportatore degli stupefacenti per conto di G.G. residente a Vittoria. Questi è stato individuato quale artefice di una rete di spaccio che garantiva all’uomo di reperire facilmente la droga anche sui mercati clandestini fuori dalla Sicilia. In effetti, si è scoperto, che vi era un collegamento con organizzazioni campane vicine alla camorra. Il traffico illecito è stato interrotto nella notte tra il 28 e 29 marzo dello scorso anno, caricato su un mezzo articolato, pieno di frutta, bloccato al porto di Messina. Nonostante ciò l’attività è continuata in un casolare abbandonato tra Acate e Vittoria, dove erano presenti ingenti scorte del traffico in oggetto. G.G, ha agito con estrema facilità, mostrando di sapersi muovere nel mondo dello spaccio. Personaggio tra l’altro conosciuto alle forze dell’ordine poiché arrestato a Bologna per tentata rapina. La droga, qualora fosse stata messa in commercio, avrebbe fruttato almeno 1 milione di euro, su circa 430 mila dosi confezionate. Al di là del territorio siciliano, resta di stretta attualità, la vicenda campana. Infatti, non è la prima volta che il mercato ortofrutticolo di Pagani Nocera è oggetto si spaccio di stupefacenti, già alcuni mesi fa, una vicenda simile è assurta alla cronaca locale.
Giuseppe Colamonaco