Sospensione attività Asl Salerno, Nursind: “Una sconfitta, si chiede l’immediata rimodulazione”

Salerno. Sospensione delle attività ordinarie dell’Asl Salerno: l’associazione sindacale Nursind (Sindacato delle professioni infermieristiche Salerno) inviata una nota ai digerenti della ASL Salerno a firma del segretario Biagio Tomasco.

La scrivente OS ha preso visione della nota 123/cov del 16/10/2020 a firma del dott. Polverino e, non senza un senso di nausea, ne è rimasta disorientata. Difatti – scrive Tomasco – la nota non solo è frutto di una discussione parziale e autoreferenziale, ma non mette minimamente al centro della discussione il cittadino –utente che in tal modo si vede contrarre, per la seconda volta, il suo diritto alla salute. Si obietterà che il diritto alla salute in tempi di pandemia vada assicurato in relazione ai contagi che si stanno diffondendo sempre più, ma proprio in virtù di questo vogliamo esprimere le seguenti considerazioni:

1. Innanzi tutto la sospensione ad horas va ad intaccare le attività assistenziali già programmate, per cui tanto il cittadino quanto le strutture erogantisi sono da tempo organizzate;

2. Difatti nella nota del 15/10/2020 dell’Unità di Crisi della Campania chiaramente indicava una sospensione dei ricoveri ordinari “…omissis,nella misura utile al raggiungimento e al soddisfacimento della maggiore domanda assistenziale”, indicando che la sospensione dovesse essere graduale e non certamente immediata per come disposto dal sovrintendente Covid per l’ASL Salerno;

3. Riteniamo una sconfitta per tutto il sistema salute la chiusura immediata delle attività di elezione che, se non disciplinata, metterebbe migliaia di cittadini, soprattutto quelli appartenenti alle fasce deboli,nelle condizioni di non avere più accesso alle cure tanto negli ospedali quanto sui territori;

4. Appare alquanto strano, se non surreale, che la suddetta disposizione sia stata emanata dal sovrintendente Covid, “a chi di competenza”e ai direttori generale e sanitario dell’ASL Salerno, atteso che, a quanto ci risulti, chi sia deputato a tale scelta sia la direzione strategica e non il sovrintendente stesso che in siffatta maniera ha ampiamente scavalcato le prerogative proprie della direzione strategica che si avvale delle sue indicazioni e non le dovrebbe subire inopinatamente;

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5. Considerato che il numero di nuovi contagiati, per quanto rilevante, sia altamente influenzato da coloro che risultino asintomatici, avremmo gradito da parte del sovrintendente un’azione più mirata ad identificare gli eventuali ospedali covid, i percorsi, le linee guida, la fornitura di D.P.I. e quant’altro fosse propedeutico ad affrontare questa seconda ondata, e non certamente a farci ripiombare in un medio evo sanitario che nulla di buono od efficiente porti con sé;

6. Rimaniamo sconcertati dal fatto che per il sovrintendente covid, l’unica ricetta utile sia quella della minestra riscaldata del blocco dell’elezione, nonostante abbia avuto mesi e mesi per prepararsi ad affrontare questa nuova ondata, magari riaprendo veramente, e non solo sulla carta, l’ospedale civile di Agropoli in cui sono confluiti milioni di euro per l’attrezzamento a struttura Covid.

7. In conclusione se le iniziative poste in essere dal sovrintendente sono esclusivamente quelle della chiusura e del mancato adeguamento delle strutture sanitarie, ci chiediamo quale sia il senso della sua presenza invitandolo a rivedere la sua posizione e a dimettersi;

8. Si chiede quindi l’immediata rimodulazione della nota 123/cov del 16/10/2020 a firma del dott. Polverino per come indicato nel punto sub 2 che precede.Cordiali saluti,

Il Segretario Territoriale Biagio Tomasco

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