Appello dei medici a stringere i freni. In Lombardia e in Campania situazione preoccupante. Salgono in contagi anche nel Salernitano, specie a Nocera Inferiore. La protesta del sindaco. Intanto i bambini 0-6 anni tornano a scuola in Campania. La situazione nei singoli stati e nelle regioni e province italiane. I dati, l’analisi e l’approfondimento
Oggi la Covid 19 è incrementata del +2,62% (ieri +2,36%). Elaborati 150.377 tamponi (ieri 162.932) e scoperti 10.010 positivi. Rapporto positivi/tamponi 6,65% (ieri 5,40%). Ricoverati con sintomi 6.178 (+326); terapie intensive +52 (638). Nuovi casi soprattutto in Lombardia 2.419 (la metà a Milano), Campania 1.261, Piemonte 821, Lazio 795, Toscana 755, Veneto 704, Liguria 585, Sicilia 578, Emilia Romagna 544 e Puglia 313.
«Superata la soglia dei diecimila contagi: sono necessarie misure più restrittive, facciamo appello al senso di responsabilità dei cittadini», chiede al Governo il Presidente della Federazione degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli, affinché vengano introdotte misure più restrittive, e ai cittadini perché seguano le regole con senso di responsabilità. «A preoccupare è soprattutto il riempirsi delle terapie intensive, già in sofferenza in alcune Regioni – aggiunge Anelli – per questo dobbiamo essere prudenti, per non contagiare i soggetti più fragili che sono più a rischio di complicanze». Il governo è pronto ad una nuova stretta. Tra le ipotesi di cui si ragiona ci sarebbero smart working obbligatorio (in una percentuale da definire), lo stop agli eventi e una nuova stretta allo sport, tra palestre e sport di contatto, oltre ad orari più scaglionati e più didattica a distanza a scuola. Tra i ministri c’è chi sostiene – anche se Palazzo Chigi frena – una sorta di coprifuoco, con tutti i locali chiusi dalle 22 o le 23. Nulla è deciso, anche perché nel governo si confrontano due linee. C’è chi, come M5s e Iv, è per mantenere in questa fase maggiore prudenza. E c’è chi, come Pd e Leu, ritiene invece che si debba agire subito, senza indugio, anche con misure più dure “per evitare di dover poi ricorrere al lockdown”. Giuseppe Conte, che fino all’ultimo tiene in stand by il vertice per la nuova stretta chiesto da Dario Franceschini e Roberto Speranza, resta dell’idea che le misure debbano essere “proporzionate”: “Questa ondata non è meno pericolosa ma dobbiamo affrontarla con una strategia diversa, che non prevede più il lockdown”, ribadisce. Invoca una strategia comune Ue per evitare “distruzione per tutti” e annuncia “molto presto” 200 o 300 milioni di vaccini.
Le Regioni, intanto, si muovono in ordine sparso. Arrivano nuove strette in Campania, Lombardia, Piemonte. Il governo cercherà un maggiore coordinamento in una riunione convocata in mattinata da Francesco Boccia con Speranza, il commissario Domenico Arcuri e i governatori. Arcuri chiede loro di attivare 1600 posti in terapia intensiva per i quali sono stati inviati i materiali. E Conte avverte che “chiudere in blocco le scuole non è la migliore soluzione”.
Lo ha fatto Vincenzo De Luca, che dopo la protesta di mamme, conducenti di scuolabus e studenti, riapre gli asili e i nidi. Il governo, ipotizza la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, potrebbe impugnare quella scelta: “Gli studenti campani invece di essere in classe sono in giro per i centri commerciali”, denuncia. La linea comune del governo è che le scuole non vadano chiuse. Alcuni ministri ipotizzano di rafforzare le lezioni a distanza (già ora possibili, nell’autonomia dei singoli istituti) e di scaglionare di più gli orari, con classi anche nel pomeriggio. Ma chiudere del tutto le aule, no. L’esecutivo, avverte Boccia, ha già offerto e continua a offrire alle Regioni tutto il supporto possibile, ma prima di toccare scuola e lavoro bisogna dare risposte attivando tutte le terapie intensive (“Dove sono finiti i ventilatori polmonari?”) e agendo in altri ambiti o ciascuno si “assumerà la responsabilità degli effetti”. Servono però nuove misure restrittive a livello nazionale, per arrestare la risalita della curva, invocano Franceschini e Speranza. Il Cts, che già aveva consigliato di scaglionare gli orari per alleggerire i trasporti, è pronto a riunirsi per dare un parere. Il capo delegazione Pd chiede a Conte un vertice non appena tornato a Roma dal Consiglio europeo a Bruxelles.
L’ipotesi è che si tenga nella notte tra venerdì e sabato, per un nuovo dpcm già nel weekend. Ma il premier non si sbilancia sulle nuove misure, conferma gli impegni in agenda fino a tarda sera, e si prende ancora qualche ora per valutare. Su cosa fare, del resto, i suoi ministri non sono d’accordo. C’è chi vorrebbe tornare a restrizioni simili a quelle in vigore nelle prime fasi dopo il lockdown. I più duri vorrebbero una stretta maggiore agli sport, anche per i ragazzi, e ad altre attività considerate non necessarie, oltre che far chiudere locali e negozi alle 22, con una sorta di coprifuoco. I Cinque stelle, difendendo quanto fatto da Azzolina sulla scuola e chiedono “uniformità sui trasporti”, per evitare assembramenti. «Data la situazione molto grave di circolazione del virus, abbiamo indicato chiusure mirate nelle regioni con altissima circolazione del Sars-Cov2 finalizzate a consentire lo svolgimento delle attività scolastiche e produttive.
Le chiusure, nelle zone dove l’indice di contagio è superiore a 1, dovranno riguardare punti di aggregazione come circoli, palestre, ed esercizi commerciali non essenziali. Mentre lo smart working dovrebbe diventare la forma ordinaria di lavoro in tutto il Paese. Punto cruciale è la sicurezza nei mezzi di trasporto pubblico e il loro rafforzamento». Lo ha detto Walter Ricciardi, consigliere del ministro della salute per l’emergenza Covid e ordinario di Igiene generale e applicata alla Facoltà di medicina della Cattolica di Roma. ‘Le asl non sono più in grado di tracciare i contagi, quindi la strategia di contenimento del virus non sta funzionando. Questo è dovuto a due fenomeni in atto in molte regioni: il mancato o ritardato rafforzamento dei Dipartimenti di prevenzione (basso numero di medici igienisti a disposizione) e ai migliaia di focolai in atto. La situazione è molto grave, le regioni stanno andando verso la perdita del controllo dei contagi”, ha spiegato Ricciardi,aggiungendo: “Il contact tracing non sta funzionando nè manualmente, con le interviste ai positivi al virus sui loro contatti, nè tecnologicamente con l’app Immuni”. Ad oggi “in dieci Regioni la tenuta delle terapie intensive è particolarmente a rischio, poichè ci si sta avvicinando alla soglia massima fissata dal ministero della Salute del 30% di posti dedicati a malati Covid occupati; tuttavia, ci troviamo in una situazione di allerta in tutte le Regioni perchè si rischia, nel breve termine, una saturazione dei posti Covid se il trend dei contagi non si modificherà”. E’ il quadro delineato all’ANSA dal presidente nazionale dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani-emergenza area critica (Aaroi-Emac), Alessandro Vergallo. Nelle Terapie intensive, avverte, “la pressione sta crescendo e iniziamo a vivere la paura che si possa tornare alla situazione drammatica della prima fase epidemica”.
CONTAGI IN ITALIA
Dall’inizio della pandemia: 391.611, oggi +10.010, +2,62%
Attualmente positivi: 107.312, oggi +8.046, +8,11%
Morti: 36.427, oggi +55 (+0,15%)
Guariti dall’inizio della pandemia: 247.872, oggi +1.908, +0,78%
Situazione Covid 19 in tutte le regioni italiane
CONTAGI IN CAMPANIA
Aumentano ancora i dati degli infetti. Percentuale alta di nuovi infetti nel Beneventano, nel Napoletano e nel Casertano. Monta la protesta contro la chiusura delle scuole decisa dal Governatore De Luca, che da domani consentirà l’apertura delle materne e dell’infanzia, per i bambini da 0 a sei anni di età. Sono consentiti in modalità “in presenza” i corsi, non scolastici, con lezioni/eventi formativi di durata non superiore ad un’ora in aula, nel rispetto dei protocolli di sicurezza di settore.
I DATI
Positivi del giorno: 1.261 (5,79%) di cui:
– Sintomatici: 68
– Asintomatici: 1.193
– Tamponi del giorno: 14.222
– Totale positivi: 23.033
– Totale tamponi: 737.227
– Deceduti del giorno: 3
– Totale deceduti: 499
– Guariti del giorno: 148
– Totale guariti: 8.180
Report posti letto su base regionale:
Posti letto di terapia intensiva complessivi: 110
Posti letto di terapia intensiva occupati: 67
Posti letto di degenza complessivi: 820
Posti letto di degenza occupati: 786
PER PROVINCIA
Dati per provincia, con rilevazione sfasata per orario, quindi ci possono essere delle differenze rispetto ai dati forniti dalle Asl, ma quelli totali sono precisi. Va detto che oggi pesano, nel computo complessivo, la riduzione dei casi in aggiornamento.
Napoli 15.274, oggi +899 (+6.18%), rapporto infetti popolazione 0,495%
Caserta 3.517, oggi +224 (+6,80%), rapporto infetti popolazione 0,381%
Salerno 2.300, oggi +65 (+2,91%), rapporto infetti popolazione 0,210%
Avellino 1.307, oggi +47 (+4,74%), rapporto infetti popolazione 0,316%
Benevento 627, oggi +42 (+0,86%), rapporto infetti popolazione 0,229%
In aggiornamento 8
CONTAGI NEL SALERNITANO
Dei 1.261 nuovi casi in Campania, elaborati oggi ma relativi a consultazioni alle 24 di ieri, fanno parte 66 casi del Salernitano, di questi 21 provengono dai laboratori dell’Asl Salerno (7 a Nocera Inferiore, 3 a Pagani, 3 a San Valentino Torio, 3 a Castel San Giorgio, 2 a Sarno, 2 a Salerno, 2 a Scafati, 1 a Baronissi) gli altri provengono da laboratori privati o da altri pubblici della Campania, come quelli dall’istituto Zooprofilattico.
I dati di oggi, tamponi eseguiti nelle ultime ore e che rientreranno nei conteggi di domani, la situazione peggiora specie a Nocera Inferiore. In tutta la provincia dono 79 i nuovi positivi, di questi oggi 22 a Nocera Inferiore; 9 a Salerno, 8 a Cava, 6 a Pagani, 4 a Giffoni Sei Casali, 6 a Scafati, 3 a Roccapiemonte, 3 a Eboli, 3 a Sapri, 2 a Santa Marina, 2 a Baronissi, 1 ciascuno a Nocera Superiore, Atena Lucana, San Valentino Torio, Tramonti, Contursi, Bellizzi, Pontecagnano, Montecorvino Rovella, Ricigliano, Battipaglia e Vibonati. A questo andranno aggiunti i dati che arriveranno dagli altri laboratori pubblici campani e da quelli privati.
Protesta il sindaco di Nocera Inferiore per aver saputo dell’impennata dei contagi dai media. Vedi la dura nota all’approfondimento n.2
CONTAGI NEL MONDO
Nel mondo continua la corsa a colpi di centinaia di migliaia di nuovi casi Covid in meno di 24 ore. Gli Stati Uniti superano gli 8milioni di infetti: i nuovi casi di coronavirus negli Usa nelle ultime 24 ore sono stati 62mila, il livello più alto dal 31 luglio. Salgono i casi in Germania. È nuovo record giornaliero di contagi in Germania, dove nelle ultime 24 ore sono stati registrati più 7.300 casi, mai così tanti dall’inizio dell’epidemia. Lo ha riferito il Robert Koch Institute. È il secondo giorno consecutivo che il Paese riporta numeri così alti. Tribunale Berlino dà ragione ai bar: no allo stop. Spagna, nuovo record negativo: +222 morti in 24 ore. Premier finlandese lascia vertice Ue per precauzione. Sanna Marin ha lasciato il vertice dei leader Ue in corso a Bruxelles, in via precauzionale, dopo essere stata avvertita di aver avuto contatti con una persona risultata positiva al Covid. Lo ha reso noto la stessa Marin via Twitter. A rappresentare la Finlandia al vertice è ora il premier svedese Stefan Lofven. L’Argentina supera i 17 mila nuovi positivi in un giorno.
I DATI
Contagiati nel mondo dall’inizio della pandemia: 39.097.543, oggi + 347.399
Morti: 1.100.877, oggi +5.786
Così nei singoli Stati alle ore 21.30 italiane:
8.015.380 Stati Uniti, 7.370.468 India, 5.169.386 Brazil, 1.361.317 Russia, 949.063 Argentina, 936.982 Colombia, 936.560 Spain, 859.740 Peru, 851.101 France, 834.910 Mexico, 698.184 South Africa, 676.468 United Kingdom, 522.387 Iran, 488.190 Chile, 420.303 Iraq, 391.611 Italy, 386.086 Bangladesh, 355.275 Germany, 353.461 Indonesia, 351.750 Philippines, 343.955 Turkey, 341.495 Saudi Arabia, 321.877 Pakistan, 301.896 Israel, 295.227 Ukraine, 217.783 Netherlands, 195.750 Canada, 191.959 Belgium, 172.516 Romania, 167.148 Morocco, 157.608 Poland, 154.675 Czechia, 151.659 Ecuador, 139.319 Bolivia, 128.992 Qatar, 126.137 Nepal, 122.883 Panama, 120.450 Dominican Republic, 114.744 Kuwait, 112.849 United Arab Emirates, 109.202 Kazakhstan, 108.296 Oman, 105.033 Egypt, 103.200 Sweden, 100.431 Guatemala, 95.902 Portugal, 93.152 Costa Rica, 92.044 Japan, 90.912 China, 87.834 Ethiopia, 86.392 Belarus, 86.089 Honduras, 85.469 Venezuela, 76.954 Bahrain, 74.422 Switzerland, 65.860 Moldova, 62.588 Uzbekistan, 61.460 Armenia, 61.387 Austria, 60.982 Nigeria, 60.113 Lebanon, 57.901 Singapore, 53.998 Algeria, 52.596 Paraguay, 51.020 Kyrgyzstan, 47.845 Libya, 47.427 Ireland, 47.173 Ghana, 46.434 West Bank and Gaza, 43.789 Azerbaijan, 43.580 Kenya, 43.025 Hungary, 40.073 Afghanistan, 35.719 Serbia, 34.939 Denmark, 34.790 Tunisia, 34.548 Jordan, 33.488 Burma, 32.845 Bosnia and Herzegovina, 31.265 El Salvador, 27.507 Bulgaria, 27.371 Australia, 26.300 Slovakia, 25.035 Korea, South, 24.450 Greece, 23.665 Croatia, 22.607 North Macedonia, 21.441 Cameroon, 20.257 Cote d’Ivoire, 18.758 Malaysia, 16.754 Madagascar, 16.606 Kosovo, 16.501 Albania, 16.201 Norway, 15.659 Zambia, 15.368 Senegal, 15.327 Georgia, 15.281 Montenegro, 13.691 Sudan, 13.133 Finland, 12.103 Namibia, 11.517 Slovenia, 11.327 Guinea, 11.154 Maldives, 10.935 Congo (Kinshasa), 10.612 Mozambique, 10.414 Tajikistan, 10.334 Uganda, 10.244 Luxembourg, 8.925 Haiti, 8.869 Gabon, 8.132 Jamaica, 8.075 Zimbabwe, 7.585 Mauritania, 7.444 Cabo Verde, 7.096 Angola, 7.041 Lithuania, 6.118 Cuba, 5.836 Malawi, 5.733 Eswatini, 5.443 Djibouti, 5.385 Bahamas, 5.354 Sri Lanka, 5.353 Nicaragua, 5.194 Trinidad and Tobago, 5.156 Congo (Brazzaville), 5.094 Suriname, 5.068 Equatorial Guinea, 4.953 Rwanda, 4.931 Syria, 4.855 Central African Republic, 4.282 Malta, 4.017 Estonia, 3.929 Iceland, 3.914 Botswana, 3.864 Somalia, 3.669 Thailand, 3.644 Gambia, 3.620 Guyana, 3.377 Andorra, 3.368 Mali, 3.204 Latvia, 2.817 South Sudan, 2.682 Belize, 2.496 Benin, 2.417 Uruguay, 2.389 Guinea-Bissau, 2.335 Burkina Faso, 2.323 Sierra Leone, 2.285 Cyprus, 2.053 Yemen, 1.996 Togo, 1.880 New Zealand, 1.833 Lesotho, 1.377 Liberia, 1.350 Chad, 1.207 Niger, 1.124 Vietnam, 929 Sao Tome and Principe, 759 San Marino, 712 Diamond Princess (la nave da crociera), 578 Papua New Guinea, 531 Burundi, 531 Taiwan, 509 Tanzania, 496 Comoros, 422 Eritrea, 415 Mauritius, 320 Mongolia, 316 Bhutan, 283 Cambodia, 255 Monaco, 218 Barbados, 192 Liechtenstein, 149 Seychelles, 147 Brunei, 112 Antigua and Barbuda, 64 Saint Vincent and the Grenadines, 33 Dominica, 32 Fiji, 31 Saint Lucia, 29 Timor-Leste, 26 Holy See (Stato del Vaticano), 25 Grenada, 23 Laos, 19 Saint Kitts and Nevis, 10 Western Sahara, 9 MS Zaandam, 3 Solomon Islands.
L’APPROFONDIMENTO
1. RIFLESSIONE SUI DATI DI OGGI.
Da Il Sole 24 ore: « All’ultima rilevazione dell’Iss (periodo 5-11 ottobre 2020, quindi senza riflettere l’esplosione dei casi dell’ultima settimana) l’indice Rt nazionale aveva raggiunto quota 1.17: segnale di un’epidemia che ha ripreso a correre dopo aver sfondato la prima linea di difesa, quella del tracciamento dei contatti. Linea di difesa sulla quale pesa il mancato rafforzamento dei Dipartimenti di prevenzione, peraltro previsto, nel corso dei mesi estivi. Solo in questo modo si spiega l’improvviso ed esponenziale aumento dei nuovi casi: mancato tracing dei contatti, con soggetti positivi non più individuati e in grado di dar vita a catene di trasmissione fuori controllo. Il dettaglio dell’Rt regionale alla data dell’11 ottobre era: Molise 0.83; Calabria 0.94; Basilicata 1.0; Liguria 1.02; Sardegna 1.10; Emilia Romagna 1.12; Lazio 1.14; Puglia 1.14; Marche 1.14; Lombardia 1.15; Veneto 1.15; P.A. Trento 1.15; Abruzzo 1.18; Sicilia 1.23; Friuli 1.24; Toscana 1.28; Campania 1.29; P.A. Bolzano 1.32; Piemonte 1.39; Umbria 1.40; Valle d’Aosta 1.53.
Sempre alla data dell’11 ottobre risultavano attivi sul territorio 4.913 focolai (+1.749 rispetto alla settimana precedente): un valore nettamente superiore a quello (4.000) che da tempo veniva indicato come valore soglia oltre il quale la rete di tracciamento non avrebbe retto il carico di lavoro necessario. Secondo i dati dell’Ecdc (il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie) aggiornati al 15 ottobre, la media di nuovi casi calcolati nelle ultime due settimane vede l’Italia a quota 71,51 per 100.000 abitanti. Tra gli altri Paesi europei troviamo: Germania (29,8); Svezia (40); Austria a (76,9); Spagna (148); Gran Bretagna (151,1); Francia (160,8); Olanda (217,6) e Belgio (257,7). Terremo sotto controllo questo andamento nelle prossime settimane: sapendo che, senza interventi in grado di appiattirne la curva, l’evoluzione dell’epidemia seguirà il trend dei Paesi ora in fase più avanzata. Proprio come, a parti invertite, era accaduto in primavera con l’Italia a fare da apripista».
2. LA PROTESTA DEL SINDACO DI NOCERA INFERIORE
Scrive il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato: «Apprendiamo dagli organi di stampa della esistenza di ben 22 nuovi casi a Nocera secondo dati elaborati fino a ieri e diffusi stasera. La enormità del dato si accompagna alla vergognosa situazione per cui ai sindaci, da tre giorni, non vengono forniti i dati aggiornati. Con ciò limitandone, oggettivamente, ogni possibilità di collaborazione, quale autorità sanitaria e di protezione civile, come abbiamo sempre fatto con L’ASL. Abbiamo in giornata scritto una nota alla Direzione Generale che ha provveduto a contattarci, assicurando la ripresa dei flussi informativi ad inizio settimana. Consentendo anche l’accesso alla piattaforma regionale e la tracciabilità dei contagiati, anche ai medici di base. Mentre aspettiamo il ripristino almeno della normalità per far fronte ad una situazione che è eccezionale; mentre attendiamo il rafforzamento (che abbiamo ancora una volta richiesto) delle Unità di Prevenzione Collettiva; mentre attendiamo che parta il più volte e per tempo richiesto (da giugno) macchinario dei tamponi nel nostro Ospedale, cofinanziato dal nostro comune grazie alla generosità dei cittadini; non possiamo che invitare in maniera decisa e senza chiacchiere, al rispetto assoluto da parte di tutti, delle misure di sicurezza e cautela sanitaria disposte dalla Regione Campania. Alla lettera. E tutti i soggetti in quarantena, positivi o meno, purché in quarantena, e i loro familiari, al rispetto RIGOROSO della quarantena stessa. Senza alcuna deroga. In attesa delle risposte da parte dell’ASL. In mancanza ogni violazione sarà denunziata alle Forze dell’Ordine. In attesa che una situazione di clamorosa quanto inaccettabile ritardo organizzativo in cui veniamo lasciati sui territori, venga subito recuperato, non ci resta che attenerci a quanto ordinatoci. Per la nostra salute. Ci sarà tempo per andare finalmente oltre i titoli dei giornali e accertare tutto quanto non va, e perché, nella nostra sanità. Sono a fianco di medici e infermieri cui va tutto il nostro sostegno. Ospedalieri di base e di medicina collettiva. Vi sono vicino ai nocerini e vi chiedo, soprattutto ai giovani, di essere uniti e rispettosi delle regole, come già avete saputo fare nella prima ondata della epidemia, ne va della nostra incolumità della nostra salute delle nostre famiglie. È la nostra migliore arma per combattere l’epidemia».