La vicenda. Coinvolti funzionari pubblici dei Comuni di Eboli, Cava e del consorzio farmaceutico
Arresti domiciliari per il sindaco di Eboli Massimo Cariello. Interdizione dai pubblici uffici, per 12 mesi, per Giuseppe Barrella Responsabile dell’Area P. O. Urbanistica-Edilizia Ambiente del Comune di Eboli; Francesco Sorrentino Direttore del I Settore “Area Amministrativa” del Comune di Cava de’ Tirreni, nonché componente della commissione del concorso pubblico per esami per il reclutamento di n. 10 unità di istruttore direttivo amministrativo indetto dal Comune di Cava de’ Tirreni e Direttore Generale del Consorzio Farmaceutico di Salerno; Annamaria Sasso presidente della commissione esaminatrice della procedura selettiva per titoli ed esami per la copertura a tempo indeterminato di due posti di educatore di asili nido bandito dal Comune di Eboli; Vincenzo D’Ambrosio componente della medesima commissione esaminatrice della procedura selettiva per titoli ed esami per la copertura a tempo indeterminato di due posti di educatore di asili nido, bandita sempre dal Comune di Eboli. Sono questi i 5 indagati oggetto di un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Salerno, su richiesta della Procura della Repubblica di Salerno, eseguita dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno. Ai predetti risultano contestati, a diverso titolo, i reati di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, abuso di ufficio, rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio e falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità. L’attività svolta dalle Fiamme Gialle di Salerno ha permesso di mettere in luce una serie di episodi corruttivi nei Comuni di Eboli e Cava de’ Tirreni. In particolare, le persone indagate, in cambio di favori di varia natura, hanno condizionato l’esito di concorsi pubblici indetti dai due Enti locali. Nello specifico, le prove selettive oggetto di indagine sono state il bando per due posti, a tempo indeterminato, di educatore di asili nido, da parte del Comune di Eboli e quella per il reclutamento di istruttore direttivo amministrativo, indetta dal Comune di Cava de’ Tirreni
Eboli.
Le indagini coordinate della Procura della Repubblica hanno consentito di accertare che nel caso del concorso bandito dal Comune di Eboli, il primo cittadino ha concordato l’ordine della ente ed un membro della commissione (Sasso Annamaria e D’Ambrosio Vincenzo), favorendo così l’assunzione, come educatore di asilo nido, di un candidato a lui vicino. In cambio dell’attribuzione al soggetto segnalato di un punteggio utile, i due componenti della commissione – entrambi dipendenti comunali – hanno ricevuto dal Sindaco la promessa di incarichi più importanti e gratificanti nell’ambito dello stesso Comune di Eboli.
Cava.
Nel concorso indetto dal Comune di Cava de’ Tirreni (per l’assunzione n. 10 unità di istruttore direttivo amministrativo), invece, sempre il sindaco Cariello, ancora una volta per agevolare un candidato a lui vicino, ha chiesto ed ottenuto di conoscere preventivamente gli argomenti della prova d’esame ad un componente della commissione esaminatrice, il funzionario del Comune di Cava de’ Tirreni Francesco Sorrentino. Quest’ultimo ha preteso come contropartita che il sindaco Cariello si impegnasse ad evitare la nomina di un soggetto a lui non gradito a Presidente del Consorzio Farmaceutico di Salerno, presso il quale – come detto – ricopre la carica di Direttore Generale.
Imprenditori
Nel corso delle indagini sono altresì emerse gravi irregolarità pure nella gestione amministrativa del Comune di Eboli. In particolare, lo stesso sindaco Cariello, questa volta con il contributo del funzionario comunale Giuseppe Barrella, ha rilasciato dei permessi autorizzativi illegittimi a due imprenditori, che hanno potuto cosi realizzare un impianto industriale nella zona agricola della Piana del Sele, sottoposta a vincolo paesaggistico. In cambio, i due imprenditori si sono prestati alle richieste del sindaco di concedere dei fondi ad alcune associazioni che, ad Eboli, hanno organizzato eventi e manifestazioni patrocinate dal Comune. Nel corso delle operazioni odierne, oltre ad eseguire le misure cautelari personali, si è proceduto quindi al sequestro preventivo di quella struttura, di proprietà della ALPHACOM ITALIA S.r.l..