È record di donazioni al centro trasfusionale dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore a cui fanno capo donatori da tutto l’Agro Nocerino Sarnese
Un risultato che, nonostante l’emergenza Covid, ha premiato gli sforzi del primario Carmine Oricchio che nel giro di un anno ha rimesso in moto il cuore dell’ospedale, quello da cui dipende la vita di migliaia di pazienti. L’obiettivo di Oricchio è stato chiaro dal primo momento, dopo una fase di ricognizione durata pochissimi giorni, il medico originario di Vallo della Lucania, si è messo subito al lavoro per rilanciare un reparto delicato e trainante per l’intero ospedale, una divisione ospedaliera dalla cui capacità di reperire sangue, dipendono la vita di tanti pazienti e le cure per tantissimi altri.
“Ho trovato professionalità e competenze ed anche grandi possibilità di implementare le donazioni di sangue – ha detto Carmine Oricchio – dopo un anno posso dire che tanti obiettivi sono stati raggiunti, grazie alla direzione sanitaria che ha condiviso con me strategie ed interventi”. Dall’arrivo di Carmine Oricchio all’Umberto I si registrano 6500 donazioni con un attivo di 870 donazioni in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Giunto a Nocera a fine ottobre del 2019,Oricchio non immaginava che dopo pochi mesi si sarebbe trovato alle prese, come tutti i suoi colleghi, con un’emergenza sanitaria mondiale che poteva rischiare di bloccare del tutto o quasi le donazioni a causa della paura dei contagi.
“Siamo stati più forti del Coronavirus-ha affermato Carmine Oricchio – ma soprattutto lo è stato l’esercito di donatori che con fiducia si è recato presso i nostri centri di raccolta sangue. Da gennaio, infatti, abbiamo inaugurato il nuovo centro di Sarno che ha subito operato in sinergia con Nocera. Un grosso ringraziamento va alle Avis del territorio per il grande impegno profuso. Quando sono arrivato c’erano contrasti e si operava spesso in contrapposizione, ora la direzione è univoca e il sangue dell’Agro resta nell’Agro. Un lavoro a 360 gradi che ci ha portati ad essere autosufficienti. Non abbiamo acquistato una sola sacca di sangue proveniente da fuori – ha tenuto a precisare il Primario dell’ Unità operativa complessa di Immunoematologia e medicina trasfusionale dell’Umberto I – né abbiamo dovuto bloccare interventi chirurgici per mancanza di sangue.
Un grande risultato che può solo essere implementato e migliorato”-ha concluso Oricchio.
Intanto a fine mese sarà consegnata la nuova sala donazioni dell’Umberto I in fase di restyling. Un ambiente accogliente e confortevole ospiterà con le sue 5 postazioni i donatori che si recheranno al nosocomio nocerino. Sempre Oricchio ha fatto sì che all’ospedale di Sarno, oltre al centro raccolta, entrasse in funzione anche un reparto per curare le anemie e policitemie e presto aprirà un centro di trasfusioni sia a Nocera che a Sarno dove potranno accedere i pazienti oncoematologici di Pagani e quelli domiciliari. Oggi chi si reca a donare riceve nel giro di due giorni, a mezzo email, i risultati delle analisi, inoltre a chi ne fa richiesta il reparto effettua anche il test seriologico rapido.
Luisa Trezza