Fezza attacca, De Prisco si difende, Palumbo media. Il centrodestra ha dimenticato di essere la causa del commisariamento
È bastata una dichiarazione per rendere infuocato il clima elettorale dei prossimi giorni. Doveva essere una campagna elettorale basata sui temi e non contro l’avversario, ma non é stato possibile. L’invito di Lello De Prisco a rassenerare gli animi non é stato accolto.
Il candidato sindaco giunto in testa al primo turno, riguardo alla querelle in corso, ha affermato: “Quando il primo obiettivo è la pace sociale, i sotterfugi distruttivi degli altri lasciano il tempo che trovano. Ribadisco da giorni che io e la mia competitor siamo due brave persone, che nessuno è il burattino di qualcun altro. Mi dispiace molto che proprio lei e la sua coalizione, invece, stiano scegliendo l’arma dello scontro e delle offese per cercare di recuperare voti. Non hanno ancora compreso, forse, che Pagani non ne può più di lotte intestine che logorano il paese da anni. Pagani vuole una nuova speranza. Ci conosciamo bene tutti. Tutti ci siamo guardati negli occhi centinaia di volte. Noi non abbiamo mai abbassato lo sguardo e mai lo faremo, non rinnegando mai noi stessi. Giovani e adulti, genitori, studenti, professionisti, imprenditori, chi sta realizzando il suo sogno, chi ha deciso di restare, chi è ragazzo e già combatte per una Pagani migliore.Tutti abbiamo nelle mani la possibilità di determinare per il nostro paese una svolta. Basta personalismi, basta inciuci di Palazzo. Basta odio. Tocca camminare, anzi correre per rimettere in sesto Pagani”.
A smorzare i toni, l’ex vicepresidente del consiglio comunale, Nello Palumbo: “Dimentichiamo queste ultime ore. La città è stanca della guerra tra guelfi e ghibellini, oggi siamo noi, una corazzata di tante brave persone e soprattutto tanti nuovi volti eletti in consiglio comunale. Abbiamo condotto una campagna elettorale, sana, basata sul programma che Enza ha intenzione di mettere in campo per la città di Pagani, abbiamo portato la nostra voce in ogni quartiere; non cadiamo nell’errore di farci etichettare come coloro che accendono gli animi. Chi ha colpevolizzato ancora una volta i cittadini di Pagani, additandoli quali masochisti,perché sbagliano a votare, è un alleato non nostro. Ma ora basta. Parliamo di Noi. Parliamo della coerenza della nostra leader. Parliamo delle sue idee. E che vinca il migliore”.
Si invoca la pace elettorale da entrambe le parti, ma intanto sul profilo social della candidata del centrodestra, con tanto di foto, si legge: “E questo sarebbe il famoso “nuovo” di De Prisco (che “avanza” e basta pure)? Cioè: Lello De Prisco (già assessore con Gambino), Bottone, Rita Greco, La Femina, Longobucco, Sessa, Visconti, etc. etc. ? Quante falsità e falsi a volontà”. Un centrodestra che ha rapidamente dimenticato di aver lasciato Pagani senza un sindaco, per la decadenza di Alberico Gambino dalla carica, sancita dal Tribunale di Nocera Inferiore e che ha cancellato dalla memoria le dimissioni del suo vicesindaco (sindaco ff) Anna Rosa Sessa. Tutto questo ha portato il commisariamento di Palazzo San Carlo. Ed i cittadini, visto l’esito del primo turno, non l’hanno dimenticato.
Giuseppe Colamonaco