Comitato sul piede di guerra
Il disagio dei pendolari é passato in secondo piano rispetto ai lavori della linea Monte del Vesuvio. Sono giorni ormai, dal 21 settembre per la precisione, che ritardi e cancellazioni sulla linea storica che collega Napoli a Salerno, sono all’ordine del giorno.
Il quadro della disperazione da parte dei pendolari é ben descritto da Antonioluigi Villani del comitato pendolari. “Sarebbe stato meglio fare questi lavori sulla Linea ad Alta Capacità a Monte del Vesuvio – ha scritto l’avvocato nocerino – tra la fine di agosto e la metà di settembre, quando il traffico turistico era già scemato e le varie attività lavorative e le scuole non erano totalmente aperte. Invece si è preferito iniziarli il giorno 21 settembre, data di chiusura delle urne elettorali, praticamente in concomitanza con la riapertura delle scuole. Ricordiamo anche che questo disagio è aggravato dalle norme sul distanziamento sociale sui treni ne’ vi è stato un adeguato corrispondente rafforzamento del Trasporto Pubblico Locale su gomma”.
In effetti, l’organizzazione combinata tra strada ferrata e trasporto su gomma, non è di quelle eccellenti. Non ha usato mezze misure Villani sulle responsabilità: “La Regione e Rete Ferroviaria Italiana SPA non hanno minimamente interpellato i Pendolari, i Comitati dei Pendolari, cioè coloro i quali vivono sulla propria pelle tali disagi e che avrebbero potuto fornire loro utili indicazioni. Si ringraziano sentitamente l’Assessore ai Trasporti nonché Presidente della Regione Campania On.le Dottor Vincenzo De Luca ed il suo delegato ai Trasporti On.le Ingegnere Luca Cascone”.
Bisogna capire, dopo l’11 ottobre, cosa accadrà. Si ritornerà come prima? Oppure saranno garantiti treni diretti o regionali anche per la linea storica? Purtroppo, la Regione Campania, in questi anni, con l’introduzione dei treni metropolitani ha depotenziato la storica stazione di Nocera Inferiore che risale al 1844, facendone perdere la centralità. Inoltre, cosa non secondaria, non ha nemmeno pensato alla costruzione di una stazione nocerina sulla linea Monte del Vesuvio.
Giuseppe Colamonaco