Ancora disagi
Continua l’odissea del disagio per la tratta ferroviaria storica che collega Napoli a Salerno. Il fogliame ai bordi del percorso ferroviario, in alcuni tratti, sporge sui binari e costantemente viene colpito dai vagoni al passaggio dei treni. In particolare, relativamente a questo problema, i punti a rischio, sono quelli tra Nocera Superiore e Cava de’ Tirreni e tra Cava e Vietri sul Mare. Il treno di passaggio in questi tratti, in alcuni casi, è costretto a rallentare e in altri a fermarsi per la presenza di rami sulla strada ferrata. Una situazione che dura da un bel po’ e che necessita di una oportuna manutenzione. Purtroppo, la linea storica, torna per un motivo o per un altro, agli onori della cronaca. Prossimamente sulla tratta saranno dirottati i treni della linea Monte del Vesuvio, a causa di alcuni lavori. Dal 21 settembre all’11 ottobre la linea storica o linea del mare, sarà interessata dal passaggio di treni veloci, con probabile cancellazione di alcune corse dei metropolitani. Comunque, si spera di no.
Sul provvisorio trasferimento dei treni veloci non è mancata la riflessione dell’avvocato Antonioluigi Villani del comitato pendolari linea storica Nocera: “Dal 21 settembre all’ 11 ottobre a causa dell’interruzione per lavori della parallela Linea ad Alta Capacità a Monte del Vesuvio la Linea Storica Napoli Salerno verrà percorsa anche dai treni ad Alta Velocità insieme ai “treni lumaca”. Tutto ciò smonta per l’ennesima volta, e questa volta in modo ancora più clamoroso, la strampalata teoria dell’Amministrazione Regionale De Luca-Cascone secondo la quale la Linea Storica non potrebbe essere servita dai treni ad Alta Velocità e nemmeno dai treni “diretti”. Da anni ci stiamo battendo in proposito avverso la Giunta Regionale De Luca-Cascone per il ripristino della corretta funzionalità della Stazione Ferroviaria di Nocera Inferiore e della Linea Storica”.
Il comitato sempre più convinto del flop sulla mobilità ferroviaria ha, inoltre, annunciato: “Domenica 20 e lunedì 21 ricordiamo tutto ciò nella cabina elettorale e votiamo di conseguenza”.
Giuseppe Colamonaco
