Intanto Salvini non passa per Nocera
Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani, immortalati in uno scatto a Vietri sul Mare insieme al candidato alla presidenza della Regione Campania Stefano Caodoro, hanno voluto evidenziare, ancora una volta, che il centrodestra è unito. È questo il sunto della visita di oggi nella Valle Metelliana, nella Divina e nell’Agro nocerino – sarnese. A Nocera Inferiore è saltato però l’appuntamento col Capitano, il leader del Carroccio ha dato forfait all’incontro che si sarebbe dovuto svolgere nell’area industriale di Fosso Imperatore. In città, la presenza di alcuni striscioni contro Salvini, è stato il segnale di un’aria probabilmente troppo pesante e non proprio indicata per una sortita del leader della Lega, contestato invece con lancio di pomodori nella vicina Torre del Greco. La Meloni ha replicato quasi a distanza di un anno a Pagani: dopo piazza Sant’Alfonso nel 2019 è toccato stamattina al Mercato ortofrutticolo di Pagani e Nocera. Si tratta però di un centrodestra unito solo a Vietri ed a Cava, mentre a Pagani è diviso. Giorgia Meloni nella città di Sant’Alfonso, a sostegno della candidata sindaco Fdi Enza Fezza, ha in pratica reincontrato un centrodestra stavolta diviso, orfano di Forza Italia, di Grande Pagani, e di alcune liste civiche presenti nelle ultime amministrative.
Eppure, il coordinatore dell’Agro nocerino di Forza Italia e Udc Saverio D’Alessio, autore dell’appoggio dei forzisti al candidato sindaco Vincenzo Calce, non ha fatto mancare la sua presenza all’incontro del triunvirato di Vietri. Una nota stonata rispetto a quanto è accaduto a Pagani, dove il centrodestra proprio per volontà di D’Alessio e dell’onorevole Marzia Ferraioli, si trova diviso in due: Enza Fezza da un lato e Vincenzo Calce dall’altro. Volendo essere precisi, addirittura diviso in tre, aggiungendo il candidato sindaco di Grande Pagani, Vincenzo Paolillo. Ma a Pagani è in corso un laboratorio politico, come affermato dagli stessi protagonisti locali e rivendicato da Saverio D’Alessio, un esperimento che vede Forza Italia e Italia Viva insieme e che potrebbe aprire nuovi scenari futuri anche sul piano nazionale: ma, intanto, si continua a dire che il centrodestra è unito.
Giuseppe Colamonaco