Nuove usanze dei giovani
È un argomento che nessuno affronta, quello del cicchetto tra giovani e giovanissimi, eppure è la moda del momento ed è indipendente dalla movida. Sembrerà strano, ma proprio il ritrovo per eccellenza, non è responsabile del cicchetto. Sono state scritte fiumi di pagine sulla movida nocerina, talvolta criticandola eccessivamente ed in qualche caso paventando l’intervento dell’esercito. Esagerazioni montate dai soliti soloni, dai soliti cartacei della strumentalizzazione, dai i soliti noti. Insomma, quelli dell’allarmismo facile e del gossip a tutti i costi. Infatti, sono bastate poche pattuglie delle forze dell’ordine in città per riordinare le idee a tutti, quindi non ci voleva certamente l’esercito. La città del gossip non esiste, i soliti noti dovranno dunque arrendersi. Esiste la città della movida, come in tante altre città, ovviamente con i suoi pro ed i suoi contro. Invece, al di là della movida, ciò che preoccupa è il comportamento dei giovani. Alcuni attratti dagli stupefacenti, in modo diretto o indiretto, altri dall’alcol.
Proprio quest’ultimo aspetto desta perplessità soprattutto tra i genitori. È infatti usanza nelle prime ore serali, darsi appuntamento in un qualsiasi bar, anche lontano dalla movida, per brindare tra amici con un cicchetto. Un bicchiere piccolo dal concentrato alcolico importante. Si tratta sicuramente di uno svago, di un modo per staccare la spina, ma al contempo di un gioco pericoloso, perché come per gli stupefacenti, la dipendenza è dietro l’angolo. Oggi un bicchierino, domani due, per poi passare a bottiglie intere. È questo il rischio che si corre. A questo punto qualcosa bisogna pur fare. I genitori, la scuola, i controlli delle forze dell’ordine, tutto può essere utile per fermare il fenomeno. Non è che le altre città vicine siano immuni, ma Nocera ha per questo problema una epidemia in corso.
gc