Pagani. Agrosolidale, polemiche sui buoni spesa del governo

Affidamento diretto e beneficiari sotto la lente d’ingrandimento

Dopo il ricorso presentato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, relativo all’erogazione dei voucher prima infanzia e fondi pac, per l’annullamento (previa sospensiva) della determina generale n.619 del 15 novembre scorso, l’azienda consortile dovrà affrontare anche il capitolo buoni spesa del governo. A denunciare perplessità sui bonus l’ex politico di Idv Alfonso Giorgio che ha sollevato dubbi sull’affidamento diretto per la pubblicazione dei tagliandi come stabilito dalla determina 226 di Agrosolidale del 27 aprile. La ditta scelta ha offerto una piattaforma digitale on line per la gestione di buoni spesa digitali utilizzabili per l’acquisto di “generi alimentari” durante l’emergenza Covid-19. Il costo offerto per la fornitura del servizio è stato pari a 3,00 euro per ogni nucleo familiare/buono emesso, più 1.000,00 per l’attivazione della procedura di accesso alla piattaforma del singolo esercente per consentire il download dei reports. L’impegno di spesa complessivo é stato di oltre 5mila euro.

Rispetto alla determinazione dell’azienda consortile ed alle procedure adottate, Alfonso Giorgio, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore. Al di là del provvedimento deliberato, sembrerebbe destare dubbi anche la platea dei beneficiari: “Siamo convinti – ha riferito l’ex politico di centrodestra – che non c’era bisogno di esperti di marketing per individuare i veri bisognosi, ma solo avere conoscenza della realtà locale e fissare i criteri d’uso per l’individuazione dei cittadini con i giusti requisiti”. La vicenda sottoposta al vaglio della giustizia, secondo l’attivista paganese, necessita di chiarezza.

gc

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