Un altro caso risolto
I genitori di Ezio (nome di fantasia) hanno voluto ringraziare, attraverso una lettera il loro avvocato e Villa dei Fiori, per aver finalmente ottenuto la possibilità di riprendere le terapie per il loro piccolo.
“Vogliamo ringraziarvi perché finalmente Ezio potrà riprendere la sua terapia. – hanno scritto i genitori – È molto importante, perché purtroppo sono molto importanti i problemi che il nostro bambino deve affrontare. Per conquistare ciò che per gli altri è scontato, naturale, che invece per lui è una montagna da scalare: la normalità. Chi non lo vive non può capirlo. Ansia, angoscia, speranze, paura. Che si sommano a tutte le difficoltà della vita, come il lavoro che manca, il denaro che non basta. Ma su tutto c’è sempre lo stesso pensiero, aiutare tuo figlio. È da gennaio che i medici hanno detto ad Ezio quali terapie doveva fare. Aveva sei anni, faceva freddo, nessuno sapeva cos’era il Covid. Ora siamo quasi a giugno, Ezio ha sette anni, fa caldo, da mesi il Covid ha cambiato le vite di tutti”.
La storia di questo bambino é la storia dei tanti bambini che, come lui, hanno bisogno di cure riabilitative. “Ora finalmente Ezio potrà cominciare quelle terapie che fin da gennaio erano urgenti. In questi mesi – continua la lettera – abbiamo scoperto tante cose. Che quelle terapie erano da fare subito. Che tutte le carte erano in regola. Che però il Distretto di Nocera non le autorizzava. Abbiamo scoperto che le pratiche di nostro figlio una volta erano scomparse, un’altra erano da ritirare per ricominciare tutto da capo, un’altra ancora non c’erano i soldi, ma poi non era vero o forse sì. Poi qualcuno ci ha spiegato che i soldi c’erano, sì che c’erano. E per Ezio ne sarebbero serviti pochissimi, tutta la terapia costava alla ASL 1.009 euro. Ma Ezio restava lo stesso a casa, senza cure. Le nostre notti si riempivano di paura di non farcela, di voglia di aiutarlo e di non riuscirci, troppo impotenti rispetto a un dottore o una dottoressa (medici?) che da dietro la sua scrivania decide che no, le terapie che ti servono ora non le fai. Poi vedremo”.
Si spera che la risoluzione per Ezio faccia da apripista anche per gli altri, come accaduto questi giorni, in due casi. La missiva, giunta alla nostra redazione, conclude con dei ringraziamenti: “Grazie avvocato, se ora quel “no” è diventato un “sì” è perché ci siamo rivolti a lei. Ricordiamo bene con quale rabbia le abbiamo detto “vogliamo fare causa”. Abbiamo fatto bene. E grazie a chi, a Villa dei Fiori, si prenderà cura di Ezio per aiutarci a scalare quella montagna che si chiama normalità. Ce la faremo, come ce l’abbiamo fatta a conquistare il diritto di Ezio a curarsi. Nonostante tutto, nonostante tutti. Nonostante tanti infiniti, insopportabili “no” per una semplice autorizzazione. Che non era un pezzo di carta, era la speranza di un bambino di guarire. Grazie, ci vediamo per le terapie”.
Giuseppe Colamonaco