Fake news. Il fenomeno che spopola sui social network

Tra l’informazione e la disinformazione, la linea sottile delle fake news

La produzione di disinformazione è una piaga senza confini geografici, che colpisce le grandi città così come i piccoli centri abitati, svariate persone indipendentemente dalla propria notorietà ed eventi o contesti di ogni genere. Fattore aggravante sono sicuramente stati i social network, con l’avvento dei quali il concetto di informazione è cambiato radicalmente e far circolare le “fake news” in questo spazio virtuale è sempre più facile a causa della quantità e della velocità delle stesse informazioni e della loro circolazione, oltre che della possibilità che ogni singolo individuo ha di elaborarle e diffonderle. Ma in queste ore Facebook «blocca» 10 pagine che hanno diffuso notizie false in Italia sul Covid-19. Nove delle 10 pagine Facebook indicate come diffusori di notizie false come riportato in un report pubblicato da Newsguard non risultano più attive. Lo stop è stato determinato dopo lo stesso report dell’azienda statunitense che si occupa di valutare l’affidabilità di siti di informazione. La problematica principale è legata non soltanto al terrorismo psicologico, alla confusione che queste notizie generano nei confronti di chi le legge ma soprattutto all’impatto che generano sulla reputazione dei soggetti coinvolti, quando al centro di queste vicende si vengono a trovare persone fisiche o soggetti di natura istituzionale. Nei giorni scorsi, il sindaco Torquato, è cascato nella rete delle fake, pubblicando uno scatto, rivelatosi un fotomontaggio.

Chi e cosa si nasconde dietro questo fenomeno? Dietro alla divulgazione di notizie false non soltanto troviamo circostanze di pura noia e divertimento, se davvero la cosa può divertire, ma sempre più spesso anche le testate giornalistiche incappano nell’errore, nonostante mille verifiche. Eppure, forse pochi sanno che chi crea le fake news commette un reato, può trattarsi ad esempio di diffamazione o procurato allarme ed anche chi condivide le bufale potrebbe rischiare sanzioni penali. Sarebbe buona norma, consultare solo fonti attendibili ed assicurarsi della veridicità delle notizie apprese, prima di credere alle stesse e/o di divulgarle.

Lucia Zaira Dolgetta

loading ads