Una lettera aperta ai cittadini di Castel San Giorgio sulla storia senza fine della San Giorgio Servizi, la società in house del Comune sul cui futuro sembrano esserci parecchie incognite
A ripercorrere le fasi del declino della municipalizzata, i consiglieri di minoranza del gruppo misto Antonino Coppola e Vincenzo Lamberti che si interrogano ma soprattutto chiedono all’amministrazione Lanzara di dire una volta e per tutte quale futuro intende costruire per la società comunale. “Ci si sta nascondendo dietro una relazione tecnica affidata al De.Madaro oramai da mesi e mesi, che, non si sa perché, non perviene più al Comune – scrivono i due consiglieri Coppola e Lamberti – intanto la società è in perdita, a fronte di uscite annuali per circa 700.000 euro registra entrate per circa 300.000 euro o poco più. Questo accade dal 1 gennaio 2019, quando sono state tolte convenzioni alla società per circa 400.000 euro”.
Ma il tracollo della società per i due consiglieri di opposizioni sarebbe iniziato ancor prima, “il 9 giugno 2018 si teneva un Consiglio Comunale dove veniva discusso ed approvato il piano industriale di riorganizzazione del servizio igienico di gestione integrata dei rifiuti solidi urbani e di igiene urbana-ricordano ancora Coppola e Lamberti nella loro lettera aperta alla città-circa 10 unità della S. Giorgio Servizi. dovevano essere assorbite dalla società subentrante, la SARIM, mantenendo le qualifiche ed orario di servizio, così però non fu ed abbiamo assistito ad una pratica delle assunzioni attraverso agenzie interinali.Da quel momento in poi la S. Giorgio Servizi ha incominciato ad accumulare perdite di esercizio che tutt’ora proseguono. E poi l’affondo più duro dei due consiglieri di opposizioni che spiegherebbe il perché del tracollo della società in house. “I dipendenti sono amici dei nemici, il passaggio di cantiere non avrebbe consentito quella gestione delle assunzioni”.